La storia di Villa Lysis è legata al barone Jacques Fersen, nato a Parigi nel 1880 e morto a Capri nel 1923. Aristocratico eccentrico, fu scrittore e poeta di qualche rilievo. La Villa venne costruita in poco più di un anno intorno al 1905. Fersen ne fece la sua dimora. Era "in un posto romantico, sopra una rupe a picco sul mare", come lui stesso confidò ad un amico. Sorgeva poco sottostante i ruderi dell'altra più celebre Villa Jovis, che l'imperatore romano Tiberio si era fatta costruire quasi duemila anni prima.

La notte del 5 novembre 1923, il proprietario di Villa Lysis, allora quarantatreenne, con un cocktail letale di alcol e droga, preparato da lui stesso, si tolse la vita mettendo fine ai tormenti di un'anima che le disgrazie umane, le convenzioni sociali del suo rango e dell'epoca, contribuirono a rendere profondamente sola.

Passata di mano in mano e caduta in abbandono, Villa Lysis è stata acquistata nel 2001 dal Comune di Capri che ne ha iniziato i restauri, cominciando dagli splendidi giardini, inaugurati per l'appunto il primo maggio scorso nel corso di una suggestiva cerimonia.

Il lavoro era iniziato nell'autunno scorso ad opera di uomini e donne di buona volontà, soprattutto giovani, appartenenti al mondo dell'associazionismo culturale locale, con lo scopo di ridare dignità ad un luogo che per bellezza paesaggistica compete con la sovrastante residenza dell'imperatore Tiberio.

Il visitatore potrà riammirare panorami mozzafiato, come quello su Marina Grande, che la vegetazione aveva completamente coperto, così come altri che occhi umani non immaginavano potessero più godere.

Un'artistica statuetta in bronzo, raffigurante un giovinetto morso al piede da un granchio, è stata posta nel punto in cui il barone fece allestire una delle tante sculture che alla villa appartenevano, ma sono andate disperse.

Il Comune di Capri ha così donato Villa Lysis ai turisti di tutto il mondo. L'attuale Amministrazione comunale si prefigge, infatti, di ridare valore a questo e ad altri gioielli dell'isola che rappresentano un patrimonio storico culturale non solo locale ma internazionale.

Le cose belle sono di tutti e appartengono all'umanità e Capri ne possiede a profusione. Gli amministratori locali sanno quale tesoro hanno tra le mani e per questo motivo sia il sindaco di Capri Gianni De Martino che il consigliere delegato al turismo Antonino Esposito, il giorno dell'inaugurazione, hanno sottolineato l'importanza di proseguire con iniziative simili per sostenere la vocazione turistica-culturale di Capri.

Nello specifico il visitatore, grazie al lavoro di recupero del parco, promosso dall'associazione locale "Capri è anche mia" avrà modo di riconciliarsi con la natura, mentre il viaggiatore ignaro delle vicende legate alla Villa e al suo fondatore Fersen, troverà dovuta accoglienza e istruzione a cura dall'associazione culturale "Apeiron", grazie a giovani volontari per lo più laureati in beni culturali.

La bellezza salverà il mondo, e Villa Lysis ne è la conferma. Buona visita a tutti. L'ingresso è gratuito.