Una bella notizia per l'Italia e per la città di Napoli, troppo spesso denigrata e, come noto, con atavici problemi occupazionali. Infatti, nel capoluogo campano il colosso americano dell'informatica Apple aprirà il primo Centro di Sviluppo App iOS d’Europa, il quale sarà anche il secondo al mondo, dopo quello aperto in Brasile, sebbene la località sia ignota. Un terzo è invece previsto in Indonesia. Già lo scorso ottobre, in visita alla Bocconi di Milano, il numero uno di Apple Tim Cook aveva elogiato ilnostro Paese.
Cosa farà il centro
Nello specifico il centro non avrà finalità commerciali esarà completamente svincolato da una sede del colosso di Cupertino già presente a Milano.
Il centro destinato a Napoli sosterrà gli insegnanti e fornirà un indirizzo specialistico preparando i futuri sviluppatori a far parte della comunità di sviluppatori Apple. Una sorta di fucina di futuri collaboratori della Mela insomma e sarà localizzato in un istituto partner napoletano. La scelta dell'Europa, e in particolare dell'Italia, non è certo casuale, come tutte quelle che prende Apple. Cook aveva già esaltato gli sviluppatori europei, dai quali sono partite molte idee interessanti. In Italia la multinazionale italiana già offre oltre settantacinquemila posti di lavoro grazie ai suoi numerosi App Store mentre nel ''Vecchio continente'', invece, i posti di lavori legati a tutto l'indotto Apple sfiorano il milione e mezzo.
Quali opportunità per Napoli e l'Italia
Naturalmente si tratta di una bella notizia per Napoli e l'Italia intera tutta su più fronti. In primis, per una questione di prestigio e visibilità, per un Mezzogiorno italiano ancora considerato una nota dolente e una ''questione'', e poi in termini occupazionali, dato che lo stesso Premier Matteo Renzi parla di seicento posti di lavoro che sarebbero creati da questo centro.
Infine, per le nuove generazioni, che potranno essere formate in ambito informatico da un'azienda leader nel settore. Per poterci lavorare in futuro o comunque arricchire il proprio curriculum da ''spendere'' altrove.