Giulia Venezia D’Anna, 79 anni: ma la sua mente e il suo spirito ne dimostrano molti, ma molti di meno. Così come il suo sorriso commosso, bello e grande come piena è stata la sua vita. Tanto che ha raggiunto un traguardo che troppi giovani, oggi, non riescono a tagliare proprio facilmente: la tanto agognata laurea.
E così, dopo un meritatissimo 110 e lode alla facoltà di sociologia all’Università Federico II di Napoli, la neo Dottoressa non si è adagiata sugli allori e non ha certo perso di vista la nuova prossima meta: una laurea magistrale in cinema.
A dimostrazione che molto spesso, gli unici veri limiti, sono quelli che ci poniamo noi stessi. Un insegnamento ed un esempioper tanti giovani: ma chi è Giulia Venezia D’Anna?
Gli studi sacrificatiper i suoi fratelli
Classe ’37, nonna, i suoi occhi hanno visto le atrocità della Seconda Guerra Mondiale, come se l’infanzia già di per sé difficile non fosse stata una prova sufficientemente grande. Abbandona gli studi per andare a lavorare: aveva solo 14 anni quando ha scelto di sacrificarsi al posto dei fratelli che, al contrario suo, hanno potuto permettersi una formazione degna. “Se sono qui oggi è perché non mi è stato permesso di studiare quando avrei potuto farlo”, racconta.
Unarivoluzionaria a Napoli
Una donna forte e testarda, che negli anni Ottanta è riuscita addirittura a diplomarsi all’Istituto Villari di Napoli, dopo aver fatto lei stessa istituire il corso di diploma magistrale serale, presentandosi personalmente dal Ministro Misasi.
La sua tesi è stata un’analisi sociologica del capolavoro “Oliver Twist”.
La discussione ha visto non solo amici e famigliari, come i suoi amati fratelli ai quali ha dedicato e sacrificato parte della sua vita, ma anche quei colleghi commossi, e per certi versi divertiti, che hanno condiviso questa speciale avventura insieme a lei.“Dopo questo traguardo mi sento più leggera e addirittura più giovane” è stato il suo commento a caldo. Ma la prossima tesi è già diventata un’idea concreta: potrebbe essere su Truffaut oppure Kubrik.