Atti osceni in strada e tanto caos nella movida partenopea. Nel weekend appena trascorso, a piazza San Domenico Maggiore nel cuore di Napoli, due giovani hanno avuto un rapporto sessuale davanti a centinaia di persone. Il tutto accompagnato da risate e cori di chi assisteva. I video poi sono stato mandati a catena su Facebook e su tutti i gruppi WhatApp dei giovani napoletani.

La movida napoletana

Nel fine settimana a Napoli, come nella maggior parte delle città italiane, è abitudine per i ragazzi bere insieme nei vari bar e baretti con gli amici, divertendosi e provando a flirtare.

I luoghi più frequentati dai giovani napoletani vanno da Piazza Bellini, Piazza del Gesù fino proprio a San Domenico Maggiore, oppure i baretti di Chiaia o quello di via Aniello Falcone al Vomero. Però ciò che è successo venerdì sera a piazza San Domenico, ha superato tutti limiti, arrivando a superare l'immaginario comune di ognuno di noi. Nel bel mezzo della piazza, un razzo e una ragazza senza alcun pudore, hanno consumano rapporto orale sotto gli occhi di tutta la gente presente in piazza a quell'ora. Un anno fa, in quella stessa piazza, perse la vita un giovane 23enne nel tentativo di arrampicarsi sull'obelisco. La cosa più grave, di quello che è accaduto venerdì sera è che nessuno dei presenti è rimasto scandalizzato da ciò che stava succedendo.

Inoltre, ciò che sconvolge è che nessuno a provato a fermare i due giovani visibilmente ubriachi, nessuno ha provato a tirare via la ragazza per farla rinsavire.

Le lamentele dei residenti

Il frastuono della musica dei locali rende le notti insonni per numerosi residenti del centro storico. Due donne rispettivamente di 80 e 83 anni, sono mesi che sono mesi che presentano esposti contro quella che è la movida napoletana che per loro è solo un chiasso infernale.

"Noi restiamo qui, non vogliamo lasciare la nostra casa in piazzetta Nilo, vadano via i locali del centro storico". Queste le parole rilasciate al Mattino dalle due anziane donne. A rincarare la dose, ci ha pensato Gennaro Esposito, il presidente del comitato per la quiete pubblica, che ha detto: "A Napoli i giovani e i meno giovani, clienti e gestori dei locali hanno la malsana idea che possono fare qualunque cosa con arroganza e prepotenza". Quello che è successo venerdì sera oltre a doversi scandalizzare, dovrebbe farci riflettere e farci porre una domanda: sono davvero questi i tempi che corrono e i tempi in cui viviamo?