Uno spietato killer ha aperto il fuoco nel cuore di Napoli, incurante della presenza di alcuni ragazzi usciti da poco da scuola e di una coppia di anziani. L'omicidio risale al 17 novembre dello scorso anno quando, nei Quartieri spagnoli del capoluogo campano, è stato ucciso a colpi di pistola Gennaro Verrano, pregiudicato di 38 anni.

L'assassinio si è consumato precisamente presso Piazzetta Santa Teresa agli Spagnoli, a pochi passi da Via Toledo, una delle strade principali di Napoli, solitamente attraversata da cittadini e turisti dediti allo shopping.

Il regolamento di conti si è verificato intorno alle ore 15, mentre in questi giorni "Il Mattino" ha pubblicato un video che mostra le varie fasi dell'agguato di camorra.

La vicenda

Una sequenza che sembra tratta dal film "Gomorra" ma che, in questo caso, è una drammatica realtà. Il filmato mostrato dal quotidiano campano mostra, di fatto, gli ultimi attimi di vita del pregiudicato 38enne Gennaro Verrano, freddato con diversi colpi di arma da fuoco a pochi passi da casa sua. In seguito all'omicidio, i carabinieri hanno arrestato Francesco Valentinelli, 23 anni, che stava attendendo la vittima di nascosto, avvalendosi anche della complicità di alcune donne di sua conoscenza.

Il killer ha colpito la vittima al petto mentre si trovava alla guida di uno scooter insieme alla moglie incinta.

Raggiunto dai colpi di pistola, Verrano ha cercato di fuggire per trarsi in salvo, ma l'assassino gli ha tolto la vita sparandogli alle spalle. Il video pubblicato da "Il Mattino" è tratto dalle telecamere di sorveglianza a circuito chiuso presenti nella zona, ed è stato recuperato dai militari guidati dal comandante provinciale Ubaldo Del Monaco.

Valentinelli, il presunto killer, è stato arrestato dai carabinieri dopo aver tentato di fuggire da Napoli.

Le indagini sono state condotte dal pm Ludovica Giugni: il 20 settembre si terrà la prima udienza preliminare a carico di Valentinelli, accusato di omicidio volontario e premeditato.

La vittima

Gennaro Verrano era il padre del famigerato "Checco-lecco", uno dei baby-killer che nel 2015 hanno insanguinato la città di Napoli.

Il giovane attualmente si trova in carcere per scontare la pena relativa all'omicidio Mazzanti. Il successivo assassinio del pregiudicato 38enne rientra nella spirale di odio che vede coinvolte le famiglie dei Verrano e dei Valentinelli per il controllo del territorio: un clima di terrore basato sull'organizzazione di ronde notturne per tendere agguati ai rivali e sull'ausilio di donne del quartiere affiliate a questo o a quel clan, sfociato poi nella resa dei conti conclusiva del novembre 2017.