Una notte da dimenticare quella che ha caratterizzato la movida napoletana a cavallo tra sabato 12 e domenica 13 settembre. Sul lungomare di Mergellina, nel pieno cuore della città di Napoli, abituale luogo di ritrovo e aggregazione di giovani e coppie, è scoppiata una lite tra alcuni ragazzi, poi trasformatasi in una vera e propria sparatoria con tre feriti, fortunatamente non gravi. Solo la fortuna ha evitato che l'evento potesse trasformarsi in un'autentica tragedia. Da una prima sommaria ricostruzione dell'accaduto, sarebbe emerso che a generare la lite siano stati alcuni apprezzamenti di troppo rivolti ad una ragazza.
La vicenda: il racconto dei fatti
I fatti sono avvenuti intorno alle ore 4.30 del mattino, precisamente dinanzi allo Chalet delle rose, a quell'ora tarda ancora pieno di clienti, così come accade in tutti i fine settimana, in particolar modo in quelli estivi. Protagonisti del litigio, molto probabilmente scaturito a causa di uno sguardo di troppo rivolto ad una ragazza, sono stati due ragazzi di 37 anni, entrambi con precedenti, residenti a Torre del Greco, popoloso centro abitato della Città Metropolitana di Napoli. Al termine della lite, un terzo individuo ha impugnato un'arma da fuoco e ha sparato col revolver verso i due uomini, colpendone di striscio uno sul fianco. I proiettili, però, sono giunti dalla parte opposta della strada, lato lungomare, e hanno ferito, fortunatamente in maniera lieve, anche due giovanissimi partenopei, due ragazzi di 21 anni, entrambi incensurati.
I soccorsi e le indagini
I due sono stati prontamente soccorsi dal personale medico sanitario degli operatori del pronto soccorso 118: il primo, colpito al polpaccio destro, è stato trasportato in ambulanza presso l'istituto ospedaliero 'Fatebenefratelli' di Napoli, l'altro, sanguinante al ginocchio destro, è stato medicato presso l'azienda sanitaria del 'San Giovanni Bosco'.
Nessuno dei due ragazzi rischia la vita. Intanto le forze dell'ordine sono a caccia dell'autore della sparatoria che sembra essere sparito nel nulla. Per l'identificazione dell'uomo sarà fondamentale l'interrogatorio e la testimonianza dei due ragazzi torresi che avrebbero causato l'alterco iniziale. Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato San Ferdinando indagano sulla vicenda sono già a lavoro per rintracciare l'autore del gesto, sfruttando anche l'ausilio della visione delle immagini dei filmati dei sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso installati nella zona.