Lo scorso 14 maggio il Tribunale del Riesame di Brescia haconfermato il sequestro preventivo degli oltre 2.600 beagle che l'estate scorsasono stati affidati ad altrettante famiglie italiane. Con la sua ordinanza, ilTribunale ha accolto i rilievi della Corte di Cassazione e allontanatoulteriormente la possibilità di un ritorno dei cani a Green Hill.

La vicenda di questi beagle era iniziata nel luglio 2012 quandol'intervento congiunto di Lav (Lega antivivisezione) e Legambiente avevapermesso ai cani-cavia di essere salvati dall'allevamento di Green Hill diMontichiari (BS), dov'erano destinati alla sperimentazione animale.

I beagle, da subito sotto sequestro probatorio, erano giàstati sotto sequestro preventivo, ma una sentenza del Tribunale del Riesameaveva accolto il ricorso presentato dell'allevamento di Green Hill. La Corte diCassazione in seguito aveva accolto le obiezioni dei magistrati AmbrogioCassiani e Alessandro Raimondi e spinto il Tribunale del Riesame a valutarenuovamente il caso. Il risultato è stato il ripristino del sequestro preventivodei beagle, ulteriore punto a favore per i pm che accusano il presidente, ildirettore e il veterinario aziendale della Green Hill di aver commesso reatiquali maltrattamento e uccisione senza necessità di animali.

La Lav, da sempre in prima fila in questa vicenda, haaccolto positivamente la decisione del Tribunale del Riesame dichiarando che "Lapronuncia del Tribunale del Riesame di Brescia è una nuova positiva tappa dellavicenda giudiziaria, dopo la sconfitta di Green Hill davanti al Gip delTribunale e il pronunciamento della Corte di Cassazione.

Così è ulteriormenteconfermata la validità del sequestro dei beagle che, con questa decisione, siconferma preventivo. I nostri legali sono impegnati per intervenire nelprocesso che a breve si aprirà per punire i responsabili di maltrattamenti,anche aggravati dalla morte, e di uccisione di animali e far chiuderedefinitivamente l'allevamento bresciano".

Ora i cagnolini e i loro affidatari possono dormire sogni piùtranquilli, allontanando lo spettro di un ritorno a esperimenti e sofferenza.