Che Gabriele Paolini fosse un un fenomeno da "baraccone" lo avevamo scoperto da ben oltre un decennio almeno. Tutti potevamo immaginare che prima o poi, a seguito dell'ennesima denuncia per molestie ad inviati tv, potesse esser arrestato, ma che potesse finire anzitempo al fresco con la gravissima accusa di induzione alla prostituzione minorile e produzione di materiale con minori, non era lecito immaginarselo.

Chi è Gabriele Paolini

Trentanovenne milanese di sana istruzione, nel corso della sua lunga esperienza tv, oltre ad esser noto in tutto il mondo per i suoi sabotaggi nel corso dei servizi degli inviati (da quì ribattezzato disturbatore televisivo ), può vantare anche diverse comparse nel campo cinematografico (anche in quello hard, tra i quali spicca una sua comparizione nel film con Sara Tommasi dal titolo "Confessioni private", ndr ) e la pubblicazione di diversi testi, che lo hanno reso un apprezzato scrittore.

Paolini è un personaggio particolare, a volte difficile da comprendere, ama sfatare miti e tabù popolari, talvolta macchinando veri e propri teatrini televisivi al fine di far passare particolari messaggi, non sempre positivi però. Sin quì tutto bene. Addirittura molti lo "amavano" anche quel ragazzo dalla faccia simpatica, sguardo goliardico, occhiale universitario e capello lungo. Ma Paolini forse era anche altro... molto altro! Dietro quella sua maschera da ragazzo che della cultura ne ha fatto una mission vitalizia, si nasconde un personaggio freddo, spesso irruento e forse anche perverso. Alla luce dei fatti di cronaca dei nostri giorni, osiamo togliere anche quel "forse".

Ma Gabriele Paolini è davvero un pedofilo?

Al momento le immagini che lo ritraggono assieme a dei minorenni ed in possesso agli organi preposti lasciano pochi dubbi a riguardo. Dietro la faccia del ragazzo dai fermi ideali, si nasconde il volto di un pedofilo?

La gogna mediatica a Gabriele Paolini

La notizia dell'arresto di Gabriele Paolini sta facendo parlare tutti.

L'opinione pubblica sta dando addosso al Paolini mediante ogni mezzo possibile, primo fra tutti proprio i socials ed il web in genere, da sempre uno dei suoi strumenti ideali per far passare determinati messaggi. Tutte le tv ne stanno parlando, e i talk pomeridiani di Rai e Mediaset dedicano intere ore al caso Paolini. Forse troppa importanza viene data ad un comunque terribile fatto, certamente non inferiore al caso delle "Baby squillo", che negli ultimi giorni ha tenuto banco nei principali TG e programmi tv d'approfondimento.

L'arresto di Gabriele Paolini, avvenuto a Roma lo scorso 10 novembre, ha iniziato un'inesorabile gogna mediatica nei confronti dell'uomo. Forse è un pò presto per tirare le somme, le indagini sono in corso e sarà lo stesso Paolini a dover spiegare ai Militari del nucleo investigativo cosa ci facesse immortalato in quelle foto shock. Paolini va punito secondo i termini di legge, la tv si libera del suo longevo disturbatore, ed intanto si prepara ad accogliere il prossimo caso scioccante, di cui la società ormai ci ha tristemente abituati.