La Consulta ha deciso: il Porcellum, con il premio di maggioranza, le liste con i nominatidai partiti e la differenza tra Camera e Senato del premio attribuito sono incostituzionali. Nel pomeriggioinoltrato di ieri le agenzie di stampa hanno battuto la decisione della Corte.
A questopunto la situazione politica italiana potrebbe complicarsi definitivamente.Intanto bisognerà aspettare che siano rese pubbliche le motivazioni che hannoportato la Corte Costituzionale a deciderequesta sentenza, poi si comincerà a ragionare su fatti concreti. La pubblicazionepotrebbe avvenire anche fra qualche settimana, così come hanno sottolineato glistessi giudici, e con essa gli effetti giuridici della stessa.
Tre forse le soluzioni
Le possibili soluzionisono almeno tre, sempre che i nostri rappresentanti non riescano a fare lamoltiplicazione dei pani e dei pesci, e sono l’impossibilità di votare con il Porcellum che abdicherebbe in favoredel Mattarellum, una modifica alsolo premio di maggioranza, una modifica al premio di maggioranza e alle listebloccate. Secondo la modifica apportata, si andrebbe a votare con un proporzionale puro (seggicorrispondenti ai voti ottenuti) o con un proporzionalepuro con preferenze (voto solo per un partito ma con preferenza singola omultipla) che è stato il sistema di voto dal 1948 fino al 1993. Verrebbe dadire chi lascia la via vecchia per la nuova…
Calderoli, il Porcellum e gli altri
Ho avuto modo a suo tempodi assistere ad alcuni dibattiti sul Porcellumil cui relatore era proprio Calderoli,ma confortato dalla presenza di esponenti di spicco degli altri partiti.Nessuno, proprio nessuno voleva ritornare al metodo precedente, prova ne siache nonostante i governi che si sono succeduti abbiano avuto tutto il tempo dimodificare il Porcellum, non l’hannomai fatto.
Il motivo è semplice ed è dovuto a una forma di sudditanza deiparlamentari verso chi li mette nei listinibloccati che così si garantisce un minimo di riconoscente fedeltà, pena l’epurazione.Quest’aspetto del voto, secondo me, avrebbedovuto consentire una più veloce approvazione di leggi sgradite agli interessi dei singoli parlamentari e unamaggiore coesione dei gruppi parlamentari. Si è sempre saputo che unparlamentare che volesse esprimere liberamente il proprio punto di vista,avrebbe avuto vita breve e carriera stroncata. I provvedimenti importanti, decisivili hanno sempre presi i partiti a tavolino e ogni eletto doveva esprimere nel propriovoto la volontà del partito di appartenenza. Non capisco perché tutti siscandalizzano oggi che, paradossalmente, i parlamentarihanno più libertà poiché si mettono sul mercato della compravendita o dello scoutingche dir si voglia, con più disinvoltura di una volta.
Il vero pregio del Porcellum
Per quanto mi riguarda ilvero pregio del Porcellum, è di averscollegato il voto dal singolo elettore sul territorio. In alcune realtà adalta densità criminale, troppospesso i voti nascondevano una sorta di: tu dai una cosa a me ed io ne do una ate. Scambio di voto si chiama, anche per questo molti territori sono rimasti algiogo di una sorta di signoraggio che li ha condannati irrimediabilmente all’arretratezzae alla povertà di pensiero e d’indipendenza economica dagli aiuti pietosi esimili a umiliante elemosina che ogni tanto sono elargiti, ma che purtroppofiniscono sempre nelle mani sbagliate. Il classico cane che si morde la coda. Dicerto sarebbe molto più difficile riuscire adagganciare il leader nazionale di unqualsiasi partito rispetto al parlamentare che vive sul territorio e che delterritorio ha bisogno per la propria sopravvivenza politica. Inoltre il corredodi voti ascrivibili al singolo avrebbe un peso diverso nelle contrattazioni,con più miti concessioni. Ma questo forse è argomento da trattare con piùdovizia in altra sede.
Balletto senza coreografia
In conclusione nei prossimigiorni vedremo un balletto senza coreografia, sgraziato, confuso, con passifalsi e tante dichiarazioni enfatiche smentite subito dopo da altre ancora piùenfatizzate. E’ il balletto dellapolitica, signori miei, quello che non si ferma mai, neanche quando lamusica è finita.