Quando ormai la questionedei rifiuti ammucchiati per le strade di Napoli ha perso la sua eco, senza cheil problema sia stato risolto definitivamente, e quando in molti comunid’Italia sono stati distribuiti gratuitamente contenitori per la raccolta differenziata,si è colti da sconforto nel vedere le strade di alcune città ridotte a un veroletamaio. Purtroppo il rispetto e la tutela dell’Ambiente sono una forma dicarenza costituzionale che abbiamo nel nostro DNA di cittadini. Succede disolito che prima si commettano gli errori e che poi si cerchi un rimedio chespesso è inefficace.
Piazza Venezia e il Colosseo
La chiusura al traffico deltratto che unisce piazza Venezia con il Colosseo a Roma è stato il primoprovvedimento del nuovo sindaco che si è fatto riprendere in bicicletta mentrepercorreva la via dei Fori Imperiali. Certamente per l’immagine e per lapopolarità personale del primo cittadino questa è stata una trovata geniale, maè un po’ come aver spazzato tutta la stanza e aver nascosto la sporcizia sottoil tappeto. Alle ultime amministrative il comune di Roma è passato di mano, edanche tutti i Municipi sono stati attribuiti a quella parte politica che peranni ci ha bombardato con slogan contro l’inquinamento e che si è semprevantata di porre un’attenzione particolare alla difesa dell’ambiente.
Purtroppoin pochissimi mesi, le zone periferiche di Roma sono state nuovamenteabbandonate a se stesse. Le strade non sono più sgombre da cartacce, lattinevuote, cicche di sigarette, foglie secche, al contrario.
Discarica a cielo aperto
Nello specifico, la zonaubicata nei pressi dei prati fiscali, talenti, salario alto, nemmeno troppoperiferica, ormai sta procedendo a passo spedito verso l’incuria.
I cassonettisono stracolmi di rifiuti, la plastica straborda dal contenitore, la cartasvolazza a causa del celebre venticello romano e, udite, udite, vicino almercato rionale di via Giovanni Conti (ex val Melaina) è stata “costituita” unadiscarica a cielo aperto che rappresenta una vera minaccia per l’ambiente e perla Salute.
Nelle vicinanze (a meno di cento metri), insiste una vasta areasterrata e recintata adibita a parcheggio per i clienti del mercato, ebbene dacirca tre mesi in quel pezzo di terreno viene scaricato di tutto. Perfino unadecina di frigoriferi dismessi e fatti a pezzi le cui carcasse facevano bellamostra di se fra automobili parcheggiate e bancarelle. Oltretutto la sede delMunicipio si trova non molto distante dal luogo in questione e molto spesso ivigili urbani sostano nei pressi per controlli che vanno dai divieti di sostaall’occupazione abusiva del suolo. Gli stessi commercianti che gestiscono laloro attività all’interno del mercato, hanno protestato e più volte fattopresente la situazione a chi di competenza, ma purtroppo non è cambiato nulla.
Periferie di Roma abbandonate per i turisti
Probabilmente lo scempioavviene di notte, ma la strada di accesso è densamente popolata, frequentataanche di notte e non è immaginabile che nessuno veda o sappia. Il territorio vatutelato da tutte le forme di abusi e i cittadini hanno il diritto di avereservizi adeguati altrimenti, i soldi investiti in contenitori, sarebbe statomeglio impiegarli nelle bonifiche ambientali vista l’incapacità di impedire loscempio dei luoghi. C’è da chiedersi se anche le periferie fanno parte delterritorio comunale o se siano solo dei dormitori di cui ignorare le esigenze.La cura della città, qualunque essa sia, ma soprattutto per una città ricca distoria come Roma, non può essere finalizzata esclusivamente ad addobbare ilcentro all’uopo di farne uno specchietto per allodole a uso e consumo dei solituristi.