Perfettamente inutile nasconderlo, l'euro, la moneta unica europea è in difficoltà, per non dire decisamente in crisi. Il fatto sta facendo tanti proseliti nel partito degli euro scettici. In tutti i paesi della Unione Europea stanno avanzando formazioni politiche populiste, sia a destra che a sinistra. A pochi mesi dalle elezioni europee, i leader di questi partiti stanno cercando e raccogliendo facili consensi. Perfino Silvio Berlusconi ci si è attaccato e, dopo di lui, pure Grillo.
Ormai sono in molti a sostenere che le cure attraverso le quali si sta cercando di guarire l'economia malata dell'Europa sono inefficaci, se non sbagliate proprio.
E' sbagliata la ricetta basata solo sul rigore dei conti pubblici e sul conseguimento a tutti i costi del pareggio di bilancio.
La stragrande maggioranza dei governi dei paesi occidentali, dopo la gravissima depressione del 1929, ha progressivamente accantonato la teoria del pareggio di bilancio, per dare spazio a politiche economiche espansive, ben più idonee a medicare e far tornare a crescere le economie in stallo o addirittura in preoccupante regressione. Gli Stati Uniti d'America insegnano. Fecero di tutto e di più, per sconfiggere la disoccupazione. Mandarono gli operai rimasti senza lavoro a pulire le strade, a costruire ferrovie e autostrade e riuscirono a ripartire e risollevarsi grazie al sostegno degli interventi pubblici, che invogliarono la ripresa dei consumi e degli investimenti, quindi, di conseguenza, dell'occupazione.
Si sa che tutte le grandi civiltà sono destinate a decadere e a finire e forse quella dell'Europa Occidentale sta per giungere al capolinea. Probabilmente, a suo tempo, è stato un errore non seguire l'esempio della Gran Bretagna e cioè aderire si all'Unione Europea, ma mantenere una propria politica monetaria autonoma, senza adottare l'euro.
A posteriori non si può che constatare, che l'assenza di una politica monetaria indipendente dall'euro ci ha costretti a seguire quella imposta dalle economie più forti nell'ambito UE.
Per tornare indietro, pare ormai troppo tardi e potrebbe rivelarsi un vero e proprio suicidio, ma è altrettanto vero che continuare così è un dramma sempre più insostenibile, con unico probabile approdo il default.
Che si dovrebbe fare allora, per salvare la barca dal naufragio? E' necessario intervenire al più presto con forza e determinazione, per far si che l'Europa divenga finalmente un unico stato, con un solo effettivo Governo Centrale, eliminando quelli nazionali sempre più inutili. Per farla breve, è necessaria un' Europa unita politicamente; basta recriminazioni ed egoismi nazionali, dovrà esistere un solo mega stato e ci dovranno essere solo cittadini europei, altrimenti niente ripresa e sempre peggio staremo.