E' un fiume in piena Papa Francesco,ogni giorno ci sono nuove dichiarazioni che sorprendono il mondointero e sorprendono perché lui è riuscito in pochi mesi, semplicemente con il suo comportamento, astravolgere i rapporti tra Papa e fedeli, Papa e laici e infine tra Papaed ecclesiastici, dando un vigoroso calcio all'ipocrisia che spesso in passato aveva accompagnato le gerarchie ecclesiali.
A tutti è nota la corrispondenza el'estrema disponibilità mostrata da Papa Bergoglio nei confrontidell'editorialista Scalfari che credeva, forse ingenuamente, dipoter lanciare la pietra e poi non ricevere risposta, provocare senzache nulla succedesse e invece...
Oltre questo, negli ultimi giorni èuscita la notizia del messaggio in segreteria lasciato dal Papa allesuore carmelitane scalze di Lucena. Pare non abbiano risposto perchéin preghiera, ma di sicuro è ironico e divertente il Papa che chiedecosa facessero a quell'ora le suore. Non è solo un episodio comico,sono i ruoli che si ribaltano: il Papa non è più chiuso nella suanicchia al vertice a ricevere onori e scrivere encicliche, ora luichiama le suore per fare gli auguri, come se la Regina Elisabetta chiamasse un cittadino per fargli gli auguri. Il capovolgimento della piramideè un fatto storico rilevante.
Seconda dichiarazione importante uscitain questi giorni: il Papa ha chiesto di interrompere la tratta delle novizie, ovvero di suore che arrivano dai paesi poveri.
Appariva agli occhi di tutti l'evidenza, ovveroniente più suore occidentali nei nostri conventi e nelle nostrescuole gestite dalle suore, ma solo giovani straniere che arrivanodai paesi poveri. Il Papa ha invitato a tenere gli occhi aperti suimetodi del "reclutamento vocazionale" ricordando come già nel1994 c'era stata una denuncia da parte dei vescovi filippini diquesta pratica volta ad aprire congregazioni nell'arcipelago delleFilippine per reclutare novizie da trapiantare in Europa.
Un Papaquindi che cerca una comunità ecclesiastica realmente convinta dellapropria opera e che non intende sfruttare le situazioni di povertàdi altri Paesi per colmare la crisi delle vocazioni nel mondo"ricco".
L'ultima notizia da poco apparsasul sito dell'Ansa rivela un'apertura del Papa al mondo gay e soprattutto all'ipotesi di famiglie gay: afferma che ci sideve preparare all'educazione dei figli delle coppie gay.
La stessaperò è vista come una sfida per adeguarsi ai tempi, non si scorgeun bisogno di redenzione e tanto meno un giudizio negativo su questefamiglie, ma una necessità della Chiesa di modificare se stessa,cambiare la propria prospettiva per adeguarsi alla nuova società.
Senz'altro questi sono passi moltoimportanti per la nuova Chiesa che sta nascendo, molto importanteanche capire come i parroci, ovvero i soggetti più vicini allacomunità, si adegueranno a queste rivoluzioni di Papa Francesco,perché per loro si tratterà di un mutamento di opinione e dicostume difficile. Se fino a poco tempo fa predicavano chel'omosessualità è una deviazione, è una malattia da curare, oradevono indirizzare in altro modo i propri fedeli e molte sarannoprobabilmente le remore e le perplessità degli ambienti più ostiliai cambiamenti.