Anni orsono, quando c'era il famoso " Carosello ", si poteva vedere una pubblicità con l'attore Ernesto Calindri seduto a un tavolo in mezzo a una piazza e al caotico traffico e lui sorridente che beveva un liquore con lo slogan: " contro il logorio della vita moderna bevete.....". Magari fosse stato così !
La realtà della vita era tutta un'altra cosa pur essendo in periodo abbastanza tranquillo.Poi, la grande involuzione: il progresso che avanzava a spron battuto, tantto che, la gente sembrava attonita da tanto benessere che incomiciava ad entrare anche nelle case più povere, come la TV che tante famiglie si potevano permettere.Questo progresso fu galeotto sotto un certo senso e la gente non avvezza a tanto ben di Dio, ne approfittava.
Erano cambiate tante cose: gli operai non andavano più a lavorare in bici, ma con i motorini e tanti in auto.
Tante erano le comodità a portata di mano e la gente ne approfittava. Si vedevano auto di grossa cilindrata belle e comode, tante erano le famiglie che si potevano permettere di andare in ferie o al mare o in montagna o in Paesi esotici. In quasi tutte le famiglie erano in due o tre a lavorare e a fine mese, potevano mettere da parte un gruzzoletto, cosa che facevano anche i pensionati. Per oltre vent'anni la nostra Italia è stato il paese del bengodi. Tantissimi gli stranieri che visitavano le meraviglie del nostro Paese, che frequentavano le nostre spiagge, le più belle del mondo.
Insomma, il progresso ci aveva portato tanto benessere e, nel contempo, anche il logorio di una vita sfrenata. Si era arrivati al punto che la gente andava tanto in fretta che non aveva nemmeno il tempo di salutare gli amici o gli stessi coinquilini del condominio.
Il traffico caotico che faceva saltare i nervi, sempre di corsa e non c'era più il riposo settimanale e pure la Domenica era diventata un giorno lavorativo e non più giorno festivo dedicato all'sservanza delle regole cristiane.
Gli armadi pieni zeppi di vestiti e scarpe di ogni genere, tanti costosi regali natalizi e le tavole imbandite di buona roba. Ed ecco, come dicevo, arrivare il logorio, la tensione, il nervosismo e pure la depressione, malattia sconosciuta fino ad allora. E, dal benessere del progresso, siamo passati al malessere di questa crisi che ci opprime e il logorio invece di diminuire è in aumento e i fatti li vediamo sotto i nostri occhi giornalmente. E quì, c'è da fare una riflessione: ricordarsi da dove siamo partiti e come eravamo, con poche cose e anche con poca tensione addosso.