E così la casa al Colosseo è salva.
Con la sentenza di assoluzione, perché il fatto nonsussiste, l’ex Ministro Claudio Scajola e l’imprenditore romano DiegoAnemone, escono dalle scene giudiziarie.
Nel 2010, a seguito di un’indagine sul finanziamentoillecito dei partiti, si scopre che Diego Anemone ha sponsorizzato la casa al Colosseodell’allora Ministro Scajola.
Il costruttore oggi scagionato per prescrizione del reato,aveva finanziato con circa 900.000 euro l’acquisto in questione, e che il Sig.Scajola aveva pagato con solo 600.000 euro.
Il clamore, suscitato all’epoca, costrinse il Ministro adimettersi.
Il 27 gennaio 2014, Scajola viene assolto perché il fattonon sussiste.
Ma la sentenza, il fatto non sussiste, si riferisce allasolo eccezione del termine; cioè non sussiste come reato, il fatto che uncittadino possa ricevere in regalo, dauna terza persona, una casa.
Ricevere una casa, ricevere una macchina, non costituiscereato, ma nel caso in questione, lede profondamente l’intelligenza degliitaliani.
La lede nel momento in cui, un Ministro della Repubblica,afferma di essere all’oscuro di simile regalia, la lede perché nessuno puòessere all’oscuro di un fatto, del valore di migliaia di euro.
Certo a giustificazione del ministro, possiamo solamentepensare che, come le attrici e le subrette dei teatri dei secoli scorsi,ricevevano omaggi da sconosciuti ammiratori, sia stato lo stesso per ilcittadino Scagliola.
Mi chiedo e vi giro la domanda: nella vita di tutti gliitaliani che hanno un mutuo sulle spalle, per il tetto sotto di cui abitano, aquanti si è mai verificato, essere liberati dal peso delle rate, e inparticolare, liberati da un misterioso benefattore?