Non si è ancora spenta l'eco delle ragazze squillo ai Parioli di Roma che un altro caso simile si è verificato a Ventimiglia. Tre ragazzine di soli 14/15 anni, usando un sito internet, vendevano le loro prestazioni sessuali per qualche decina di euro: tutto perché la paghetta che ricevevano dalle rispettive famiglie non era sufficiente per soddisfare i loro desideri: capi firmati, trucchi e cosmetici di marca o più semplicemente ricariche per i loro cellulari.

Anzichè trarre insegnamento da quanto era accaduto alle loro coetanee di Roma, le ragazzine di Ventimiglia hanno preferito seguire il loro esempio, usando magari una maggiore accortezza e sperando di farla franca.

Quello che per la gente comune era un comportamento da stigmatizzare nel modo più assoluto, soprattutto a causa della loro giovanissima età e per le inevitabili conseguenze fisiche e psicologiche che possono distruggere la loro adolescenza, per queste baby-escort era invece l'unico modo per poter godere di una vita confortevole e ricca di soddisfazioni. Com'è possibile un simile comportamento da parte delle nuove generazioni? Che cosa l'ha agevolato?

Nel nostro Paese si è verificato un crollo quasi totale di tutti quei valori che hanno caratterizzato per secoli la nostra civiltà, ma questa considerazione è troppo generica per cercare di individuare le cause della prostituzione giovanile. Una di queste è sicuramente la pornografia (dai film a luci rosse, alle riviste specializzate, alle videoteche con annesso spazio riservato agli adulti sempre più frequentato da giovanissime) ha avuto un effetto deflagrante proprio per il bisogno di imitare i grandi, spinte dalla loro inesauribile curiosità.

Anche la scuola, soprattutto la media inferiore, ha le sue colpe. Una volta era molto più rigida e i controlli da parte di tutto il personale alquanto severi. Oggi è troppo accondiscendente e non di rado è proprio all'interno delle sue strutture che maturano le prime esperienze sessuali. La grave situazione economica degli ultimi anni con l'impoverimento di gran parte delle famiglie italiane ha inciso anch'essa sulle scelte dei più giovani di vivere la vita. Non per nulla una delle baby prostitute di Ventimiglia ha ammesso, davanti ai carabinieri che la interrogavano, di aver agito in quel modo ''per aiutare la mamma''.