Il sistema pensionistico è materia così delicata e sensibile, che impone una grandissima attenzione al sociale, grande sensibilità e capacità di analisi degli effetti sociali, prima ancora che economici , che qualsivoglia riforma potrebbe innescare. La riforma Fornero , al contrario, è una riforma fatta senza alcun esame preventivo, serio e ponderato degli effetti che la stessa avrebbe comportato sui cittadini che venivano colpiti. L'unico obbiettivo era spostare l'eta' pensionistica null'altro.

Non si è minimamente tenuto conto della ricaduta sui cittadini, che erano prossimi alla pensione, delle conseguenze negative dovute ad una introduzione non modulata della nuova legge.

Moltissimi cittadini sono oggi i in uno stato di grande difficoltà', in molti casi, addirittura rischiano la loro sopravvivenza economica. Solo successivamente ci si è resi conto del danno sociale creato, per via del caso "esodati" che sono, badate bene, solo una minoranza dei cittadini colpiti dalla legge Fornero e oltre tutto neppure i più fregati. Infatti la profonda crisi economica in atto, ha imposto a molti piccoli imprenditori, artigiani, commercianti, partite iva, di cessare le loro attività; coloro di questi che con il vecchio sistema pensionistico erano prossimi alla pensione, decisero di cessare la loro attività e di sopravvivere nei mesi mancanti al loro pennsionamento dando fondo ai loro risparmi.

Ora che lungimiranti politici (Monti Fornero in primis ma poi tutti coloro che, con allarmante faciloneria, hanno approvato quella legge) hanno spostato cosi' significativamente in avanti i tempi per la pensione che fanno questi cittadini? Non vanno tutelati?

Soluzione da evitare per rispetto dell' uguaglianza sociale: non dividere i cittadini in categorie.

Abbiamo sentito dire che bisogna tutelare gli esodati, poi si è parlato di dover tutelare i Quota 96 della scuola, poi i lavoratori precoci, adesso il sindaco di Roma propone il pre pensionamento per i dipendenti del comune di Roma, da ultimo il ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia propone di pre-pensionare i dipendenti pubblici con i criteri antecedenti alla legge Fornero.

MA STIAMO DANDO I NUMERI? MA STIAMO SCHERZANDO? BASTA CON LA CATEGORIZZAZIONE DEI CITTADINI! I cittadini son tutti uguali di fronte alla legge, non possiamo dividerli sempre in categorie, creare clientelismi politici che sono retaggi della vecchia politica.

Allora c'è una soluzione al dramma sociale creato dalla legge Fornero?

SI! La proposta di Cesare Damiano del PD e presidente della Commissione Lavoro alla Camera, che prevede un meccanismo di flessibilità in uscita con parametri di eta' anagrafica, di anni contributivi e di sistema di premi e penalità uguali per tutti i cittadini. Questa proposta di riforma aiuterebbe tutti coloro che si trovano ora in condizioni di disagio.