E' la via giusta quella intrapresa da Renzi?

Al di là delle connotazioni ideologiche e delle polemiche, tutte italiane, all'insegna del "perché loro sì e io no" (ovvero "saniamo l'Italia, ma guai a chi tocca il mio orticello"), analizziamo in maniera serena il provvedimento del taglio Irpef/Irap in discussione in questi giorni.

Quale sarà la scelta migliore da fare?

La prima alternativa sarebbe tagliare l'Irpef e dare in questo modo respiro alle famiglie italiane (specie quelle a reddito più basso), le quali, vedendo rafforzato il loro potere d'acquisto, saranno portate ad acquistare di più e quindi re-innescare quel processo di domanda e offerta di beni e servizi i cui effetti non potranno che dar beneficio a tutti (più si compra e più le aziende produttrici crescono).

L'altra scelta consisterebbe nel tagliare l'Irap, a vantaggio delle imprese, le quali vedrebbero calare gli oneri di produzione. Gli effetti di questo calo si tradurrebbero in maggior competitività sul mercato internazionale e attrazione degli investitori stranieri in Italia.

Il governo Renzi sarebbe più propenso per la prima ipotesi, ma il Presidente di Confindustria Squinzi è del parere che il provvedimento più efficace sarebbe quello dell'abbassamento del costo del lavoro (in linea quindi, sostanzialmente, con la seconda scelta, quella di agevolare le imprese).

Entrambe le alternative possono essere valide ma, la logica vorrebbe che, come ogni problema, anche questo andrebbe affrontato individuandone le cause alla base.

E qual è la base di ogni attività, impresa, affare, progetto intrapreso oggi e da sempre? A cosa punta un qualsiasi prodotto offerto sul mercato? Ovvio: a far sì che quel prodotto venga richiesto, quanto più possibile, dal consumatore. Ma se il consumatore non ha le risorse per poter acquistare quel prodotto, l'impresa è sicuramente condannata al fallimento e non c'è sostegno alle imprese che tenga!

Ed anche gli investitori, se non vedono ricavi nelle vendite, in ogni caso, presto o tardi, fuggiranno.

Ad oggi, pertanto, la riduzione dell'Irpef mi sembra la scelta più giusta da fare.

Questa è, sì, un'opinione e ovviamente controvertibile, ma basata su dati di fatto.