Il cellulare non è solo un mezzo di comunicazione, un oggetto fine a se stesso utile solo per parlare o per sentire musica, bensì un modo di essere, uno stile di vita personale a seconda di come viene utilizzato e "vissuto".

È evidente infatti che ognuno di noi ha un comportamento suo proprio quando è alle prese col "potente ritrovato tecnologico", diverso, così come diversi sono i modi di porsi di fronte alle persone in un vis-a-vis.

Tali comportamenti, se analizzati con attenzione, possono dire molto sul carattere, il modo di vita e i valori dell'interlocutore e soprattutto sull'attenzione che quest'ultimo presta nei nostri confronti.

Facciamo qualche esempio di comportamenti più o meno frequenti:

Il comunicativo: è il tipo che sta ore al cellulare. Che si parli di lavoro o dell'oroscopo del mese, il tipo comunicativo non ti molla a meno che non svieni, e guai se lo interrompi.

È un comportamento che denota un carattere espansivo, di chi ama stare tra le persone ed è probabilmente una persona sincera che non ha problemi a rendere pubbliche le proprie vicissitudini. Ma può essere anche una persona egoista, che parla solo di sé e non si preoccupa di sapere se l'interlocutore sia annoiato o abbia da fare altro.

L'impegnato: avrete sicuramente tra gli amici qualcuno che, quando chiamato al cellulare, puntualmente vi risponde dicendovi: "ti richiamo dopo".

Beninteso, una volta ogni tanto è plausibile che non si possa stare al telefono per impegni urgenti e non procrastinabili, ma c'è chi invece lo fa proprio per abitudine e non si sa bene ogni santa volta cosa abbia da fare di così vitale a qualsiasi ora della giornata.

Per questa tipologia di comunicatori, possiamo dire, traspare una certa difficoltà ad approcciare il prossimo senza prima una preparazione psicologica o ambientale.

Il "richiamare dopo" altro non è che una ricerca delle condizioni ideali per poter affrontare l'altro (es. trovare preventivamente le parole adatte o la serenità giusta o, in alcuni casi, la scusa giusta).

3) L'irreperebile: non c'è niente da fare; se lo chiamate al cellulare non risponderà o avrà la segreteria inserita.

È il tipo che neanche richiama, volutamente o perché non si preoccupa di controllare la lista delle chiamate. Nella migliore delle ipotesi risponderà dopo la vostra quinta telefonata scusandosi di non aver potuto rispondere prima; nella peggiore sosterrà di non aver ricevuto alcuna chiamata o perlomeno "il cellulare non l'ha registrata".

Qui siamo di fronte ad una sostanziale mancanza di considerazione per l'interlocutore o, peggio, per la gente in generale. Una forma di misantropia più o meno dichiarata che probabilmente rispecchia una sorta di isolamento o di pigrizia dell'individuo anche nella vita privata. Questo non vuol dire che non vi voglia bene, ma semplicemente che vuole più bene a se stesso.

4) Il piazzista: "Fate tutti attenzione: sto parlando al cellulare!", sembra dire questa tipologia di interlocutore quando sta al telefonino. È colui che parla a voce alta ovunque si trovi, talvolta con un atteggiamento spocchioso o plateale, ben attento a farsi sentire dagli altri e a far sentire i propri argomenti cosicchè si possa apprezzare la sua "impeccabile" dialettica e disinvoltura lessicale (tralasciamo le considerazioni legate alla buona educazione).

Averlo come amico, significa probabilmente avere a che fare con un'esibizionista, un narcisista che non perde occasione di mettersi in evidenza, che in alcune occasioni può farti fare bella figura, ma in altre vorresti nasconderti sotto 100 metri di terra.

L'elenco potrebbe continuare, ma ci sarebbe da scrivere un libro, il che non è necessario. Quanto detto vuole solo essere una traccia per diventare migliori "osservatori" degli altri, traendo indizi da piccole cose come appunto l'uso del cellulare. Pertanto, se ad esempio vi troverete al primo appuntamento con un/una pretendente, avrete in futuro un metodo in più per valutare con chi avete a che fare.