Ne abbiamo viste di tutti i colori in questi ultimi 6 anni, migliaia di aziende fallite o hanno semplicemente chiuso i battenti, il commercio se la passa anche peggio con interi quartieri pieni di locali sfitti, in tutto questo delirio economico non si sono salvate neppure le banche, che già in questi anni hanno chiuso non poche filiali e agenzie.

Purtroppo al peggio non c’è mai fine e il peggio arriva solennemente, dopo l’annuncio di UniCredit di tagliare 8.500 dipendenti e pare anche parecchie filiali, la notizia ha fatto il giro del mondo, la banca italiana è una delle più importanti del paese ed è anche un competitor internazionale, per cui molti sostengono che sia un segnale eloquente, l’Italia è vicina al baratro, la decisione arriva dopo il buco gigantesco da 14 miliardi riferito al 2013.

Se UniCredit piange Intesa Sanpaolo non ride, la banca di Torino ha individuato 200 manager superflui che sperano di poter riassorbire con l’aumento dei ricavi, ma non è finita, hanno anche in previsione di tagliare almeno 300 filiali in tutta Italia, che sicuramente porterà anche altri tagli al personale impiegato nelle stesse.

Il caso MPS è noto a tutti, con un buco simile a quello di UniCredit se ne parlò poco e male e i problemi sono ancora tutti da risolvere, anche quifurono previsti tagli al personale e la chiusura di molte filiali, infatti, molte le hanno già chiuse, ma altro ancora deve essere fatto per quadrare un po’ i conti.

Il prossimo disastro occupazionale potrebbe essere quello di Poste Italiane, la privatizzazione prevista, che nelle intenzioni dovrebbe servire a modernizzare tutto il gruppo, mentre con i soldi ricavati ridurre il debito, porterà le Poste Italiane molto probabilmente nelle mani di soggetti esteri, che sicuramente ristrutturerà la compagnia, quindi tagli al personale saranno automatici, il comparto postale sarà ridotto o del tutto eliminato, quindi è facile intuire che per le Poste non sarà una passeggiata, soprattutto per chi ci sta lavorando.

La tecnologia in questi casi è sempre la prima possibilità d’accusa,la banca online e i molti servizi disponibili oggi in Rete, hanno ridotto notevolmente il lavoro in filiale, era solo questione di tempo e ci saremmo arrivati, in futuro i servizi finanziari saranno sempre più online e le banche sempre meno presenti sul territorio, l’occupazione prodotta fino a qualche anno fa dalle banche in futuro sarà solo un bel ricordo.