Leggevo un editoriale, sul Corriere, dove si parlava di quello che l'Europa deve necessariamente intraprendere, il percorso che gli spetta. "l'Europa deve imparare a comunicare, a spiegare ai suoi popoli (…) l'Europa deve elaborare quelle politiche comuni che gravemente le mancano (…)"
L'Europa è un progetto, e proprio come ogni progetto, come ogni cantiere aperto, deve avere la necessità di mettere in discussione ogni elemento. La sovranità monetaria, i trattati ed il loro diretto o indiretto impatto sugli scambi commerciali e sulla salute delle persone, la disoccupazione e le questioni legate alla negazione delle libertà.
Quest'ultime sono il cardine di una democrazia e senza di esse, il progetto Europa, assumerà una natura strana, molto simile a quei regimi politici e di pensiero di inizio novecento.
La miopia della Germania (e praticamente di tutti gli Stati appartenenti all'Unione Europea) riguardo ad una questione rilevante come l'immigrazione fa venire la pelle d'oca, ma contemporaneamente si pretenderebbe un'uguaglianza in termini di debito pubblico. La questione dell'energia, i conflitti organizzati per sottrarre risorse, tendono a diventare un monopolio dell'attività imperialistica umana.
L'Europa, cinquecento milioni di esseri umani, sta subendo una occidentalizzazione forzata, un'inesorabile schiavitù delle espressioni.
Le nazionalità, se non i nazionalismi, acquistano un ruolo determinante nello scenario globale, nettamente a favore di quelle libertà perdute, ma al contempo inalienabili. La sovranità monetaria dei singoli Paesi, per l'UE, non è tra le priorità. Probabilmente è condannata alla stessa prospettiva la visione generale delle libertà personali inalienabili.
La reale priorità, dal mio punto di vista, è la messa in discussione dell'intero Sistema di Pensiero. Non importa se questo lavoro tocchi al Front National (Primo Partito in Francia, per le Europee), all'UKIP (Primo Partito in Gran Bretagna, per le Europee), al Movimento 5 Stelle (Seconda forza in Italia, alle Europee) o alla Lega Nord (Quarta Forza in Italia, alle Europee), ciò che conta è la determinazione, la consapevolezza del cambiamento ed un Progetto Europeo senza segreti.