Di certo nemmeno il geniale Alessandro Volta avrebbe mai potuto immaginare che l'aria infiammabile, che esalava dalle acque palustri del Lago Maggiore, avrebbe cambiato così radicalmente, in meglio, la vita del genere umano. Quell'aria infiammabile era il metano, un gas che noi tutti conosciamo molto bene perché esso viene utilizzato, da decenni, per il riscaldamento delle abitazioni e per la cottura dei cibi. Ma il metano è anche una fonte pulita ed economica di energia: da esso si produce anche energia elettrica e questo, nel nostro Paese, assume una certa rilevanza dal momento che l'Italia, com'è noto, ha deciso di rinunciare alla tecnologia nucleare.

Ma il metano si sta ritagliando uno spazio sempre maggiore anche in un altro importantissimo settore: quello dei combustibili da autotrazione. E' in netta crescita, infatti, il numero di automobilisti che sceglie di acquistare una nuova automobile a metano oppure di far installare un impianto sulla propria autovettura alimentata a benzina. Il metano ha dei pregi enormi ed indiscutibili: innanzitutto è economico, infatti il risparmio che si può ottenere rispetto alla benzina è notevole, addirittura si può arrivare a spendere meno della metà. Ma questo gas ha anche il grosso pregio di essere amico dell'ambiente, infatti essendo un idrocarburo dalla struttura molecolare molto semplice, dalla sua combustione si genera solo acqua ed anidride carbonica, evitando di immettere nell'atmosfera altre sostanze, spesso tossiche e cancerogene.

Certo, essendo una combustione, anche il metano produce anidride carbonica, tuttavia essa viene utilizzata dalle piante che la utilizzano per le loro esigenze metaboliche nel processo di fotosintesi clorofilliana, sottraendola quindi all'atmosfera.

Tuttavia, come tutte le medaglie, anche questa ha il suo risvolto. Il metano non è un gas trasportabile (come il GPL) e quindi esso deve essere convogliato nel luogo di destinazione per mezzo di metanodotti.

Ovviamente questo presuppone un investimento iniziale, che viene però ampiamente ripagato dal fatto che si evita di dover trasportare il gas su gomma o su ferro, con netto risparmio economico, ed in termini di sicurezza, oltre che di riduzione dell'inquinamento. La necessità di metanodotti fa sì, tuttavia, che non tutto il territorio italiano possa sfruttare questa preziosa fonte energetica.

Il Cilento è un ampio territorio situato a sud di Salerno. E' meta di centinaia di migliaia di turisti, sia italiani che stranieri, che lo scelgono per trascorrere le vacanze e per rilassarsi nelle numerose località costiere oppure nei suggestivi centri dell'entroterra. Si potrebbe immaginare che, essendo un luogo così rinomato dal punto di vista turistico, esso abbia goduto di tutta l'attenzione possibile delle istituzioni per dotarlo delle infrastrutture e dei servizi necessari a garantire un turismo di qualità. Purtroppo non è così. Tra i vari problemi, sui quali occorrerebbe scrivere a lungo, e lo farò, figura anche quello dell'assenza di un metanodotto. A dire il vero, finalmente, dopo trent'anni di chiacchiere, l'anno scorso è stato completato il primo tratto del metanodotto, raggiungendo così Agropoli.

Restano tuttavia ancora da coprire tantissimi comuni, molti dei quali demograficamente deboli, e quindi sempre discriminati. Tuttavia anche nella zona di Agropoli - Paestum, porta d'ingresso del Cilento, tuttora non esiste alcun distributore di metano. Questo crea notevoli disagi agli automobilisti che, per rifornire la propria automobile, devono recarsi a Battipaglia o ad Eboli. Speriamo che presto qualche imprenditore lungimirante decida di colmare questa lacuna. L'Italia è un Paese meraviglioso e, di certo, potrebbe ricavare gran parte del proprio PIL dal turismo. Si parla tanto della crisi, della recessione e di tutto ciò che l'attualità politica ed economica ci ricorda ogni giorno. Il turismo è una grande risorsa, ma chi sceglie l'Italia per le sue bellezze e per la sua storia chiede, giustamente, anche servizi adeguati. Chissà se i nostri politici lo hanno capito...