Dopo la recente approvazione definitiva delle Riforme Costituzionali da parte della Camera dei Deputati, si è aperta una complessa fase politica che condurrà al referendum confermativo. In vista di questo importante appuntamento, il dibattito sulle Riforme è entrato ormai nel vivo. In tale contesto è maturata un'iniziativa politica che si è tenuta domenica 10 aprile a Salerno. Si è trattato di un dibattito svoltosi presso la sala del caffè Moka di Corso Vittorio Emanuele, incentrato sulle Riforme Costituzionali e sui suoi potenziali effetti sulla democrazia italiana.

Al dibattito hanno partecipato l'on. Simone Valiante, deputato del PD, l'ex Senatore Gianni Iuliano ed il presidente dell'Associazione Azione Punto Rosso avv. Pasquale Mucciolo, che abbiamo intervistato in esclusiva.

Associazione Azione Punto Rosso... cos'è?

Avvocato Mucciolo, cos'è l'Associazione Azione Punto Rosso?

Viviamo in un periodo storico in cui il divario tra la politica e la gente si allarga sempre più: la nostra Associazione si propone di approfondire i temi più significativi dell'agenda politica nazionale e locale. Abbiamo un obiettivo ambizioso: offrire degli spunti di dibattito alle persone per incentivare la partecipazione e tornare alla politica.

Cosa vi ha spinto ad organizzare un dibattito sulle Riforme Costituzionalirecentemente approvate dalla maggioranza di governo?

Innanzitutto il desiderio di informare i cittadini. Presto i cittadini saranno chiamati ad esprimersi attraverso un referendum: la posta in gioco è troppo alta e non vogliamo che questo diventi un referendum pro o contro Renzi. I cittadini devono votare consapevolmente, valutando i contenuti delle Riforme e non l'appealdi chi le propone.

Il contestatissimo Italicum

Cosa pensa dell'Italicum, la nuova legge elettorale fortemente voluta da Renzi?

Tutto il male possibile. È una legge elettorale che sottrae ai cittadini il diritto di scegliere i parlamentari ed introduce un abnorme premio di maggioranza. Intravedo dei rischi molto seri per la stessa democrazia italiana.

E qual è il suo giudizio sulle Riforme Costituzionali?

Il giudizio è negativo. Il legislatore si propone di superare il bicameralismo, ma si è svuotato il Senato della Repubblica di importanti prerogative, senza prevedere un adeguato sistema di contrappesi. Da socialista, ho sempre pensato che la Repubblica possa trovare pieno compimento solo con un allargamento degli spazi di democrazia e di confronto. L'impianto riformatore del governo va nella direzione opposta: mortifica il pluralismo e finisce per introdurre ulteriori elementi di confusione istituzionale.

La posizione del PSI

Lei ha giustamente ricordato la sua militanza socialista, come mai non ha promosso questa iniziativa nell'ambito del PSI?

Oggi il PSI, partito a cui sono iscritto ormai da un ventennio, è troppo schiacciato sulle posizioni del Partito Democratico. Noi socialisti non siamo abituati a farci dettare la linea da altri partiti. Azione Punto Rosso è nata anche per questo.

Alla manifestazione di oggi, ne seguiranno delle altre?

Sì. Ci attiveremo presto per contribuire alla costituzione dei comitati per il NO al Referendum Costituzionale, che stanno già diffondendosi ovunque nel Paese. Ci muoveremo sul territorio con passione, ascoltando e coinvolgendo il maggior numero possibile di cittadini. Intanto un invito: andare a votare SI al Referendum sulle trivelle di domenica prossima. L'Italia deve guardare avanti. I combustibili fossili appartengono al passato, il futuro è nelle rinnovabili.