Le agenzie mondiali di ricerca hanno osservato il crescente aumento di casi, e di precocità, (non solo sopra i 60 anni di età). Questa malattia degenerativa, del nostro sistema cerebrale, ha un forte impatto sociale ed economico, in particolare per i parenti, il personale assistenziale, e per il sistema sanitario nazionale; se oggi il costo economico mondiale degli stati si aggira sui 600 miliardi di dollari, tra 15 anni è previsto ad oltre 1.000 miliardi; per es. in Inghilterra per la cura di questi pazienti il costo supera quello per tumori e malattie cardiovascolari messe insieme.
Nonostante ciò, la nostra ricerca scientifica e clinica è sotto finanziata.
Il solito errore "all'italiana": meglio spendere meno oggi, per poi spendere più domani!
Il famoso "modo di dire": Chi più spende ….. Meno spende, nel nostro Bel Paese raramente viene applicato. Un esempio palese è la cura del nostro "ambiente" idrogeologico: non si spende, o si spende pochissimo e male, per bonificare territori e letti dei fiumi, per poi spendere miliardi per le continue e periodiche emergenze! Ma la cosa che offende più di ogni altra, è la mostruosa insensibilità verso la nostra amata salute; l'Italia eccelle nei "cervelli", molti fuoriusciti dal nostro paese, che scoprono antidoti per la risoluzione di gravissime patologie, ma a livello di prevenzione segue, "ottusamente", una linea, propria ed insindacabile, che gli altri paesi evoluti hanno abbandonato da decenni.
Il Fai-da-Te è consigliato a tutte le persone dai 40 anni in poi! Ma come? Considerato che, per ora, la cura dell'Alzheimer è ai primi passi, e che non esistono al momento farmaci o interventi psicosociali che guariscano o blocchino la malattia, invitiamo tutti i nostri lettori ad una semplice prevenzione, per accertare se si è potenzialmente predisposti a questa malattia. Una notizia recente, del luglio 2014, trattata anche dal nostro sito, ci spiega che basta sottoporsi ad un esame della retina per fare la diagnosi precoce dell'Alzheimer, infatti il test ha il vantaggio di non essere invasivo e semplicissimo, come quello usato dagli oftalmologi per visualizzare la retina.
Importantissimo saperlo in anticipo, cosi si potrà agire preventivamente con lo scopo di bloccare e/o ritardarne l'insorgenza in attesa che la "ricerca" internazionale ci aiuti a debellarne i pesanti e dolorosi danni.