Dal momento in cui il Patch Test risulta essere positivo al nichel, bisogna cambiare stile di vita. Solitamente con un'iniziale assunzione di antistaminici per alleviare la sintomatologia, successivamente con altri cambiamenti.
Il modo di vestire e mangiare o anche truccarsi deve essere subito riadattato a questa condizione. Ed è così che se prima la Nutella poteva essere vista come lo sfogo alle proprie pene d'amore o ai dispiaceri più vasti, o semplicemente come una compagna di merende, ora diventa un miraggio.
La lista di alimenti vietati nella "dieta anti-nichel" è purtroppo lunga. Legumi, cacao, crostacei lieviti e cibo in scatola sono tra i primi ad essere cancellati dalla propria cucina. Il vestiario deve essere attentamente selezionato, gli accessori metallici aboliti o revisionati e gli utensili utilizzati per preparare le pietanze (solitamente in acciaio inossidabile) sostituiti da quelli in vetro, ceramica, o acciaio garantito senza NI.
Comincia la vita alla ricerca del "nichel-tested" o "nichel-free" (anche se la seconda opzione risulta meno affidabile): questo metallo è purtroppo presente in quasi tutto quello che ci circonda. Basta pensare che il nichel si trova nell'acciaio inossidabile, nei cosmetici, detersivi, montature di occhiali, chiusure lampo, orologi,viti, ganci, chiavi, monete e altro ancora.
Si guarda la lista che ci lascia l'allergologo con tristezza, ma consci del fatto che la vita va comunque avanti anche se con molti accorgimenti da fare. Sì, la vita va avanti. Nichel-tested incluso.
Fonte: esperienza personale.