Il governo si appresta a varare il Disegno di Legge sulla scuola il prossimo lunedì 9 marzo, ma i genitori degli studenti non sanno cosa si nasconde esattamente dietro questo progetto, quale trappola infernale e peggioramento della Scuola, con conseguenze ancora più nefaste per i propri portafogli. La parte in questione riguarda la carriera e il merito dei docenti che verranno incentivati a perseguire maggiormente i propri interessi piuttosto che istruire i ragazzi a scuola. Le famiglie devono sapere cosa si sta preparando sulle loro spalle affinché reagiscano con fermezza e durezza al fianco dei docenti precari e degli studenti che sono già in stato di agitazione.

Finisce il sostegno

Senza entrare troppo nel dettaglio del progetto di riforma del merito dei docenti, i genitori degli studenti dovrebbero capire immediatamente che rischiano seriamente di ritrovarsi con dei figli ignoranti, abbandonati a loro stessi, con danni incalcolabili per coloro che appartengono in particolare alla categoria dei diversamente abili. Il motivo è presto detto. Intanto verranno riconvertiti sul sostegno docenti che non hanno la minima esperienza in merito e che non hanno mai sostenuto dei corsi idonei, come invece alcuni dei loro colleghi che purtroppo resteranno fuori dal piano di assunzioni programmato.

Classi abbandonate al loro destino

Oltre a questo, per via della perversa riforma che conferirà premi ai docenti più meritevoli per le iniziative didattiche, molti di loro non si cureranno più della formazione reale dei ragazzi, impegnati come saranno a totalizzare crediti per avere più soldi in busta paga, con una competizione agguerritissima tra insegnanti a tutto discapito della vera istruzione.

Conclusioni

I genitori non devono e non possono accettare passivamente questa folle rivoluzione, continuando peraltro a pagare contributi alle scuole perché ancora questi fondi promessi dal governo non saranno versati per altri due anni, stanti i vincoli sul patto di stabilità che non permettono al Miur di erogare i fondi necessari alle scuole. Queste cose non le dice nessuno e pertanto è bene prenderne atto regolarsi di conseguenza.