La revisione della spesa pubblica tiene costantemente banco. I patti sottoscritti a Bruxelles infatti devono essere mantenuti e dal 2016 l'Italia è ad alto rischio. Gli ispettori della UE faranno i conti in tasca ai Governi degli Stati membri per vedere se sono riusciti a rientrare nel piano del "Fiscal Compact". Mantenere il 3% tra deficit e Pil, mantenersi allo 0,5% di deficit strutturale e raggiungere il pareggio di bilancio saranno le misure che non faranno dormire il Premier, Matteo Renzi ed i rappresentanti della maggioranza di Governo. Ma statene certi, loro non dormono, anzi studiano misure e soluzioni per raggiungere gli obbiettivi senza sosta.

Ed Il commissario alla spending review, Yoram Gutgeld non è da meno.

Chi è Yoram Gutgeld?

Abbiamo detto che Gutgeld è il commissario alla spending review. È un Parlamentare del PD, israeliano di famiglia ebrea-polacca, naturalizzato italiano per via del matrimonio con una nostra conterranea e principale consigliere economico di Renzi

Quali tagli ha previsto la spending review per la sanità?

Il commissario, ha confermato che i tagli del piano di revisione di spesa dovrà fare risparmiare alle cassa pubbliche la bellezza di 10 miliardi di euro. I maggiori tagli alla spesa pubblica riguarderanno la Sanità, per contenerne gli sprechi. Il Commissario ha detto infatti, che ci sono ospedali virtuosi ed altri che funzionano male.

L'obbiettivo è di fare in modo che quelli malfunzionanti diventino come quelli virtuosi anche a costo di prevedere sanzioni contro alcuni ospedali. Naturalmente ci saranno tavoli di discussioni come la conferenza Stato-Regioni, ma fatto sta che la sanità è finita sotto la mannaia della revisione di spesa.

Medici troppo accurati?

La notizia più allarmante è che stanno per prevedere sanzioni a quei medici che prescrivono troppe analisi che danno esiti clinici negativi, cioè sembrerebbero inutili. Il problema è che non esiste analisi inutile prima che venga visualizzato il risultato dell'analisi stessa. Chi dovrebbe dire se un'analisi è superflua ad un medico?

Sicuramente non un politico o un tecnico della revisione di spesa dei conti pubblici. Secondo il commissario, i medici prescrivono analisi superflue per non rischiare di sbagliare e finire in causa con i pazienti a cui hanno arrecato danno. Ma della salute degli italiani non importa a nessuno? Ma che figura ci fa la sanità? Il Governo vuole che un medico esprima una diagnosi fidandosi delle sue competenze senza approfondire le analisi? Sembra che l'importante sia non toccare i conti pubblici. Se un errore compromette la salute dei cittadini la responsabilità deve essere del medico.

Ma faranno sul serio?

Non è una bufala, anzi. Attualmente all'esame del Senato c'è un emendamento del Decreto Enti Locali che prevede tagli agli stipendi dei medici in caso di prescrizioni inappropriate relative ad analisi specialistiche ambulatoriali.

Quelle analisi che secondo i tecnici fanno parte della medicina cosiddetta difensiva, quella medicina che serve ai medici per evitare guai in prima persona. Con questo manovra si recupererebbero centinaia di milioni. Le analisi si dovrebbero fare solo in casi strettamente necessari e poi se il paziente muore, sarà il medico a risponderne assicurandosi personalmente