Ormai siamo giunti a settembre e gli organismi scolastici si apprestano a riaprire i battenti.Tuttavia, c'è chi con la Scuola ha avuto contatti per tutta l'estate. Ilrecupero dei debiti formativi è infattiuna sfida che numerosi studenti si apprestano ad affrontare nei tre mesi di vacanze. Ultimamente in alcune scuole si è diffusa la tendenza di anticipare le prove di recupero a fine luglio anziché a fine agosto o inizio settembre.

Il punto di vista degli studenti -Possiamo considerarlo giusto o ingiusto, incolpare l'insegnante per averci dato un voto che a parer nostro non meritavamo oppure prendercela con noi stessi per non esserci impegnati abbastanza ma, opinioni personali a parte, se l'insegnante decide di rimandare uno studente, c'è poco da fare (molto in realtà): bisogna mettersi sui libri nelle giornate più calde dell'anno.

Ma è meglio togliersi subito il peso oppure avere più tempo possibile prima della prova? Esaminiamo le due situazioni. Per uno studente, avere gli esami di riparazione a settembre significa iniziare la scuola prima degli altri: dopo essersi infatti goduto un periodo di vacanze (di lunghezza variabile da persona a persona), gli tocca rimettersi sui libri e studiare tutto il programmaassegnato, oppure frequentare i corsi di recupero offerti dalla scuola. Il vantaggio è sicuramente quello di potersi godere un abbondante periodo di vacanza, oppure,per chi si mette a studiare da subito, di avere parecchio tempo perprepararsi adeguatamente. D'altro canto questo può significare sentire per l'intero periodo estivo la pressione e l'ansia che provoca l'idea dell'esame imminente e vedere le proprie vacanze trasformate in qualcosa che si spera passi il più in fretta possibile.

Per alcune persone, infatti,il risultato è di iniziare la scuola già stressate causa la mancanza di un adeguato ed equilibratoriposo psico-fisico. Affrontare gli esami a fineluglio, invece, consente di avere un breve periodo per riposare, per poi mettersi a studiare e fare la prova di recupero un mese abbondante prima della fine dellascuola, durante il quale ci si può riposare.Inoltre, se qualcuno decidesse di cambiare scuola, ha un po' di tempo per prendere la decisione migliore.Tuttavia fare gli esami così presto rischia di affrettare le cose, sottoponendo gli studenti al test senza il tempo di recuperare le forze dopo un intero anno scolastico.

Il punto di vista degli insegnanti - Gli studenti non sono però gli unici a dover affrontare gli esami di riparazione. Dal'altro lato della cattedra, infatti, gli insegnanti si ritrovano, oltre a dover scegliere chi rimandare e chi no, a preparare e correggere i compiti di recupero. Pur non essendo un insegnante, immagino che fare gli esami a settembre significhi iniziare la scuola almeno quindici giorni prima,trascorrendo peròun mese di vacanza a cavallo tra luglio e agosto nel quale gestire i propri impegni come meglio si crede (approssimando la fine degli impegni scolastici i primi giorni di luglio).

Fare gli esami a luglio invece, significherebbe "spostare" il mese di vacanze verso la fine dell'estate lavorando peròinterrottamente fino a fine luglio.

In conclusione - Che siamo studenti oppure insegnanti, questa è una decisione difficile con tanti fattori da considerare, e si può pensare che una persona sia orientata verso una o l'altra soluzione a seconda del suo carattere. Sarebbe interessante provare a considerare i pareri e le motivazioni di entrambi studenti e insegnanti, e vedere se, lavorando insieme,la tendenza è quella di avere pareri contrastanti oppure convergenti.