Ha del clamoroso il dato diffuso dall'Istituto Piepoli che ha diffuso i suoi Sondaggi politici sulle intenzioni di voto degli italiani, effettuati il 31 agosto. Nel rilevamento statistico, l'Istituto Piepoli avrebbe simulato l'ipotesi in cui la coalizione di governo composta da Pd e Nuovo Centro Destra, si presentasse alle prossime elezioni compatta contro il M5S e la coalizione di centro destra composta da Forza Italia e Lega Nord.

Ebbene, i dati avrebbero rivelato che ad uscirne vincitore dalla contesa sarebbe proprio il M5S, stimato attorno al 25%, ma che riuscirebbe ad intercettare il 4% in più, assestandosi al 29%, qualora il Pd si alleasse con il partito di Alfano.

Un dato che rifletterebbe la forte ostilità dell'elettorato del Pd che non accetterebbe di buon grado l'alleanza con il NCD, e preferirebbe astenersi o addirittura votare per il partito di Grillo in segno di protesta. Un dato che fa capire come in politica, in determinati casi, unire i voti spesso, paradossalmente, può costituire un motivo per perdere consenso e non per incrementarlo.

Cambierebbe radicalmente lo scenario se il Pd si presentasse da solo contro il M5S e la coalizione composta da Lega e Forza Italia. In tal caso la prima forza politica si confermerebbe il Pd con il 32% dei voti, con il M5S che si attesterebbe al 27% a pari merito con la coalizione di Salvini e Berlusconi.

Il PD perde ancora consenso nel mese di agosto, stabili il M5S e la Lega Nord

Nel sondaggio sulle intenzioni di voto di Piepoli, il Pd, da solo, riuscirebbe a catturare il 32% dei consensi, comunque in calo dell'1,5% rispetto all'ultima rilevazione di inizio agosto, mentre il M5S attualmente è accreditato attorno al 25,5% un dato che conferma la stessa percentuale rilevata il 4 agosto.

Si conferma al 15,5% la Lega Nord, mentre Forza Italia, per il terzo mese consecutivo rimane ancorata al 10%. Cresce di uno 0,5% Sinistra e Libertà che passa al 4%, mentre il Nuovo Centro Destra continua a rimanere fermo ad un deludente 2,5%. I Fratelli d'Italia, continuano ad attestarsi al 4%, un dato che il partito di Giorgia Meloni, conferma, nei sondaggi politici,da marzo di quest'anno.