Perchè nonostante le molte risate e la derisione sui vizi degli italiani, questo lavoro lascia dubbiosi?

Piace la trovata della tribù di selvaggi cui raccontare la storia della propria vita, piace la figura della compagna di Checco con i suoi tre bimbi avuti da tre relazioni differenti, piacciono soprattutto le riprese del Polo Nord con le scene dell'orso bianco e del piccolo animaletto muschiato che corre sui ghiacci. Ridiamo di cuore quando vediamo il nostro Checco patire 'le pene dell'inferno' nei continui trasferimenti da una parte all'altra dell'Italia, dalle Alpi alle Piramidi, dal Trentino alla Sardegna, ma soprattutto piace la cascata di battute irriverenti con cui condisce questa tragicomica narrazione, eppure quello che non convince è proprio la fine, quella che pure riscatta e ammanta di senso etico, una vita vissuta nel più smaccato parassitismo.

Il senso di Quo Vado e del suo successo strepitoso

Non convince perchè al di là di tutto, quando l'animo si apre alla generosità e all'aiuto altrui e il rigido canone del parassitismo viene spezzato, quella bella compagna che va a partorire nel centro dell'Africa, tra tribù selvagge, in un ospedale da campo, sembra più che una verità un miraggio, e la bontà d'animo in un personaggio che per una vita ha cercato di vivere la condizione di nullafacente stipendiato appare inverosimile, così uscendo dal Cinema, tra la visione dell'immacolata casetta tra i ghiacci e la Sironi, la dirigente del Ministero, che offre all'impiegato assegni via via sempre più cospicui per indurlo a licenziarsi, lo spettatore se ne va con la sensazione di aver visto una bella favola, dove il lieto fine è garantito dopo tante vicissitudini.

Ecco qual'è lo scarto che senti in questo film, il gap tra la dura realtà del meridione e di uno stato che vuole sfrondarsi di dosso le sacche del parassitismo e la storia che Checco Zalone va a vivere, e che viene presentata nel film.

La bella favola piace, più di quanto non piacciano le battute, le gag e le carambolate del protagonista, ma piace soprattutto pensare che il cattivo di sempre si converta e doni qualcosa a chi non ha niente, questo conforta più di ogni altra cosa e tutti usciamo con la speranza che un'inversione ci sia, e più che venire appagati dalle risate serbiamo nel cuore un lumino e con quel lumino andiamo a dormire.

Il travolgente successo di questo film con 5 milioni e mezzo di spettatori , con incassi ad oggi di 38.823.227 di euro, si spiega così. Il film ha saputo con quella fine impensabile aprire le porte della speranza, anche se la realtà è ben diversa.

Se un'opera vale perchè racconta la verità questa è sicuramente fallace, eppure, per quel barlume di speranza che semina nel cuore di tutti, quest'opera trova il suo riscatto e vive la sua debolezza.