Accademolto spesso che, in alcuniistituti sanitariperdisabili, il personale addetto agisca con spietata violenza contro gli inermi pazienti. Purtroppo, però, ci si dimentica facilmente di questi spregevoli episodi che avvengono dentro questi nosocomi e, chissà, in quante altre di queste residenze sanitarie del nostro Paese. Non possano essere presi i dovuti provvedimenti contro coloro che con freddo cinismo continuano a massacrare di botte pazienti deboli, indifesi e malcapitati. Quindi è necessario che il Parlamento approvi, al più presto, una legge che preveda di dotare tutti gli istituti sanitari, sparsi sul territorio nazionale, di telecamere di sorveglianza e di altri mezzi audiovisivi che possano monitorare tutto ciò che avviene all'interno.
Inoltre, lo Stato dovrebbe effettuare improvvise, ricorrenti e accurate ispezionianche e, soprattutto per controllare che venga rispettata e assicurata l'igiene intima, il cambio continuo della biancheria e del vestiariodi tutti i pazienti. Senza tralasciare, ovviamente, quella relativa alla pulizia degli ambienti: delle toilette, delle camere da letto, dei refettori e delle altre stanze ricreative e ludiche, frequentate da quelle persone che riescono ad avere la facoltà di assistere a un programma trasmesso dalla televisione, dalla radio e da qualsiasi altro mezzo di comunicazione di massa.
I provvedimenti dello Stato
Lo Stato italianodovrebbe infine essere più determinato e iniziare a licenziare in tronco tutti coloro i quali vengano colti in flagranza di reato da tutti i dispositivi di videoregistrazionepreventivamente impiantati, e non trascinare gli imputati dinnanzi ai giudici del lavoro o di patteggiare, per gli stessi, con i sindacati una pena lieve e non risolutiva.
Questo perché troppe volte, in passato, abbiamo assistito impotenti al reintegro di tantissimi lavoratori che prestavano servizio presso Istituti sanitari e che invece avrebbero dovuto essere destituiti per le violenze sia fisiche sia morali che avevano arrecato controvittime inermi. Dunque, si spera che tutto cambi, poiché essere clementi, in questi casi, è deleterio.