Dopo che si sono chiuse le urne il 19 giugno per le amministrative, i risultati ci danno un'Italia stanca della solita politica che vuole provare a cambiare. TrionfanoVirginia Raggi a Roma e Chiara Appendino a Torino per il Movimento 5 Stelle,mentre crolla il Pd e scompare il centrodestra in un paese sempre più lontano dalla politica tradizionale che preferisce fare altro piuttosto che recarsi a votare. In questa tornata elettorale, sugli aventi diritti, solo poco più che la metà hanno esercitato il proprio diritto di voto.La domanda, però, che circola con insistenza è che cosa accadrà ora?

I vecchi partiti dove sono finiti?

Mentre il Premier Renzi continuava a mostrarsi sicuro alla vigilia delle comunali, il suo partito cadeva sotto i colpi implacabili dei grillini, che da soli in pochi anni sono riusciti a diventare il primo partito e a conquistare Torino e soprattutto la capitale Roma. Il Pd vince a fatica e di misura aMilano contro un centrodestra privo ormai di un leader capace di guidarli ed in evidente stato confusionario, dato che nella città meneghina Forza Italia e la Lega si alleano con Ncd di Alfano. Renzi ammette la sconfitta e chiama tutti a rapporto per cercare di ricompattare il Pd in vista del referendum di ottobre. Il centrodestra, invece, è in cerca di una sua nuova identità, dopo che anche Alfano dichiara che questo tipo di formazione politica non esiste più.

Gli scenari futuri

Ora il M5s è chiamato a governare ed a dimostrare con i fatti ciò che ha sempre sostenuto in questi ultimi anni e soprattutto se è maturo a guidare un paese. Virginia Raggi si trova ad affrontare la sfida più difficile nel riportare Roma al suo antico splendore, una responsabilità da far tremare i polsi a chiunque, ma che se vinta la potrebbe portare a ricoprire un giorno un ruolo ancora più importante.

Gli sconfitti, invece, devono capire i loro errori e correre ai ripari. Non è più possibile unire partiti diversi solo per ottenere dei voti, ma è necessario ripartire dalle basi con progetti, uomini e donne capaci di prendere sulle proprie spalle i problemi che assillano questo nostro tormentato paese.