"Questa cicatrice è una macchiasulla mia pelle di porcellana.Hai cercato di arrivare in fondo,ma non potevi entrare in me...".Così cantavano gli Stars, gruppo canadese, nel loro brano più rappresentativo: Your ex-lovers is dead.Il tuo ex amante è morto.

Nella notte l'ennesima donna è stata uccisa per mano del suo ex convivente. Alessandra Maffezzoli, maestra elementare di 46 anni, pugnalata da Giuliano Falchetto. Dopo averle spaccato la testa con un vaso, l'uomo è scappato in macchina ricercato dai carabinieri che furono avvisati, intorno alle 21, da un vicino di casa allarmato dai forti rumori provenienti dall'appartamento.

Le forze dell'ordine, una volta giunti sul luogo del delitto, a Pastrengo in provincia di Verona, hanno trovato la donna riversa a terra, eppure nessuna traccia dell'uomo. Lo stesso vicino suggerì agli agenti di orientare le ricerche su di una Lancia bianca di proprietà dell'ex convivente.

La svolta avvenne grazie allasegnalazione delportiere di un albergo di Castelnuovo, preoccupato dai comportamenti di un uomo appena giunto nella struttura. Sembra che prima di essere bloccato dai militari il barista cinquantatreenne abbia tentato di suicidarsi gettandosi nel lago, per poi confessarel'assassinioin caserma.

Questo è solo l'ultimo caso di femminicidio. Ormai ogni sera volti sorridenti di donne e ragazze di ogni etàirrompono nei telegiornali.

Sorrisi troncati da uomini violenti, compagni, mariti o semplici spasimanti, che credono di possedere quel volto, quel corpo, quella persona. Uomini che non si rassegnano ad una storia finita, ad un amore che nemmeno si può chiamare tale, ad un sentimento che non esiste più. Uomini che diventano assassini, dove l'omicidio si basa sul genere ed è una continua violenza in nome di un'assurda sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale.

Un annientamento, fisico e psicologico, inaccettabile.

Netta la presa di posizione del presidente dalla cameraBoldrini:"Manca la voce degli uomini che come noi sono inorriditi da quello che sta succedendo in questi giorni. La cosa è diventata di proporzioni insopportabili, dopo l'uccisione di Sara altre quattro donne uccise in pochi giorni.

Una serie drammatica di eventi. Non possiamo stare a guardare, tutti dobbiamo esercitare le nostre responsabilità."

Ci sono stati dei passi avanti in campo legislativo per combattere questa guerra silenziosa e omertosa, eppure non basta. Una società con un numero così elevato di femminicidi ha qualcosa che non va, è marcia alla base ed per questo che si necessita di una rivoluzione culturale profonda che inizi già dalle scuole primarie, per cercare di cambiare la mentalità di uomini che non sanno cosa sia l'amore.