L'8 giugno uscirà in home video DVD e Blu-Ray Zootropolis,l'ultimo film di animazione prodotto dalla Disney e diretto da Byron Howard e Rich Moore. Il film è uscito nelle sale italiane il 18 febbraio.

Trama

Judy Hopps è una coniglietta che desidera ardentemente diventare una poliziotta, nonostante la famiglia (contadina, conservatrice e tendenzialmente timorosa nei confronti delle altre specie animali) non approvi pienamente i suoi sogni. Judy si sottopone ad un allenamento durissimo, reso ancora più difficile dalla piccola statura e dalla sua fragilità, caratteristiche che non la freneranno ma anzi la renderanno ancor più attenta nello sfruttare l'ambiente circostante.

Giunta nella metropoli Zootropolis, abitata da molte specie animali diverse che convivono pacificamente, Judy viene relegata all'incarico di ausiliare del traffico ma, in seguito all'incontro con la volpe Nick Wilde, scoprirà che dietro ad alcune sparizioni degli abitanti della metropoli si cela un morbo che rende selvaggi gli animali predatori. Le conseguenze di questa scoperta rischiano di mettere a repentaglio il sereno equilibrio dell'intera comunità, mostrando come in realtà i pregiudizi relativi alle altre specie fossero solo sopiti da una maschera di tolleranza e di come questi preconcetti siano facilmente malleabili per fini politici.

Uno specchio della società contemporanea

Si tratta di un esemplare unico, nel panorama dell'animazione di questi anni, ma anche rispetto ai film Disney delle origini.

Non che sia la prima volta che l'animazione occidentale offra spunti di riflessione su tematiche attuali: basti pensare alla difficile infanzia di Hiro Hamada (Big Hero 6) o al rapporto travagliato delle sorelle Elsa e Anna (Frozen - Il regno di ghiaccio). Tuttavia, Zootropolis compie un passo in più: perché i problemi legati all'infanzia e all'adolescenza sono sempre stati affrontati dall'animazione, seppur in forme sempre originali e innovative, mentre l'utilizzo della paura come strumento di governo, le implicazioni sociali nel crederedelle razze portatrici di istinti innati e non controllabili (come la predisposizione biologica per il crimine) e le conseguenze devastanti dei pregiudizi sulla convivenza civile fanno suonare un campanello e, in contrasto con il contesto di allegria animata da conigli, volpi, bufali e gazzelle, provocano dei brividi lungo la schiena quando si realizza di che cosa si stia realmente parlando.

Un film da comprare, dunque, se non lo si è visto nelle sale cinematografiche negli scorsi mesi: è la dimostrazione di come l'arte possa far comprendere e riflettere, a volte, molto più di un saggio o di un dibattito in televisione.