Le attenzioni mediatiche di questi giorni sono rivolte a Londra, a causa della Brexit. Si tratta della possibile uscita della Gran Bretagna dalla Unione europea. Con il Referendum, che si voterà il 23 giugno 2016, gli inglesi saranno chiamati a votare 'Remain' se intendono rimanere in Europa, oppure 'Leave' se invece vogliono uscirne. Il Regno Unito non ha partecipato all'adozione dell'euro, come moneta unica, ed è quindi già fuori dall'Eurozona, di cui fanno parte solo 19 paesi. Nel caso dovesse prevalere il voto 'remain', lo stesso R.U. continuerebbe a far parte dell'Europa, insieme agli altri 28 paesi membri.

Condizioni agevolate per impedire la Brexit

Nel frattempo, la politica del Regno Unito è andata avanti ed è riuscita a negoziare con la Ue condizioni vantaggiose, per lo stesso R.U., per la permanenza nella Ue: una specie di Statuto Speciale. Il tutto da mettere sul piatto della bilancia ai fini prettamente politici, per controbilanciare le richieste dei fautori di 'leave'. Ci auguriamo che, cosi come la Gran Bretagna, anche l'Italia negozi con la Ue condizioni diverse, per il nostro paese. Bisogna dare atto che la nostra politica si è impegnata, specialmente negli ultimi tempi, a cambiare condizioni capestro imposte dalla Ue, per il nostro paese. Siamo solo all'inizio, ma l'impegno continuerà per cambiare ancora le cose che ci riguardano.

Non bisogna aver paura di chiedere i nostri diritti, in modo deciso, tenuto anche conto che noi italiani siamo stati tra i principali fondatori dell'Europa stessa.

Banca Centrale Europea pronta ad intervenire

Intanto la Bce assicura il mondo economico di essere preparata ad ogni evenienza, e garantisce di continuare la sua azione di sviluppo della economia europea.

I tassi sono rimasti invariati, con il denaro che costa zero, e contribuiranno ad ottenere le finalità che la stessa Bce si è prefissata: inflazione e sviluppo. E' la strada maestra per ottenere una inflazione intorno al 2% entro il 2018. Il Qe ha già prodotto dei benefici e continuerà la sua azione fino a marzo 2017. Certo il Referendum del Regno Unito desta molte preoccupazioni alla Bce, che si è detta disponibile a prendere qualsiasi decisione che si rendesse necessaria. Un monito viene, sempre dalla stessa Bce alla politica, perché si impegni in modo più deciso, per rilanciare l'economia dei propri paesi.