Una sanatoria per gli insegnanti siciliani. Dopo questa inaspettata notizia, data dallo stesso Gruppo Parlamentare Dem siciliano viene subito da chiedersi: il sottosegretario alla Pubblica Istruzione, Davide Faraone, uomo di punta e fedele partner di Renzi è parte integrante del Partito Democratico siciliano? Secondo qualcuno 'no': vuole solo spodestare Crocetta per andare a governare la Sicilia.

Il PD siciliano e la solita ‘operazione di facciata’

Inaspettatamente, lo scorso2 agosto, dall'Assemblea parlamentare dell’Isola giunge una notizia inaspettata: per l'a.s.

2016/17 tutti gli insegnanti siciliani non dovranno preoccuparsi, il Pd siciliano, infatti, troverà un modo per non farli più partire. Una bella notizia, insomma, piena di entusiasmo e carica di speranza. Eppure, qualcuno non crede a tutto questo, anzi, iniziano subito i primi commenti negativi nei confronti del partito democratico siciliano, promotore della clamorosa mozione. Le dichiarazioni degli insegnanti: ‘si tratta della solita sanatoria, tanta cara ai nostri politici per accaparrarsi i consensi di noi elettori’. In questo caso si tratterebbe, infatti, non dei consueti elettori ma degli insegnanti, tanti, troppi oramai, e infastiditi dalle illogiche sceltepunitive della L. 107/15.

Il fuoco amico del PD siciliano

Che follia è questa! Il PD siciliano che spara proiettili di gomma contro lo stesso PD nazionale! Una vera e propria stranezza, direbbe qualcuno non informato sui fatti. Oramai il dado è tratto! Questa è solo una guerra fratricida, tra il Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta e il suo acerrimo nemico di sempre Davide Faraone.

Questa lotta ha fatto sì che il povero elettore siciliano, da tempo, ha iniziato seriamente a pensare di abbandonare per sempre un partito, rimasto impantanato, solo a risolvere le proprie beghe interne per la lotta di potere, dimenticando, invece, il vero obiettivo per cui avrebbe dovuto lavorare, e cioèsalvaguardare gli interessi e le istanze dei propri conterranei.

Le diverse anime del PD

Viene da chiedersi, oggi, dove sia la vera anima del PD. La Sicilia, poi, ha dimostrato più volte, in questi ultimi anni, il suo labile legame che unisce ancora il PD di Crocetta con quellodi Renzi. Altro che Unità…, questa parola forse, rappresenta solo il titolo della testata giornalistica nazionale, rinvigorita e rimasta ancora in piedi solo grazie a Renzi. Per il resto, in tutta Italia, le fronde scissioniste dei Dem avanzano con un ritmo incalzante, oltre che impetuoso, e le mozioni di tali correnti sono tutte avverse alle decisioni dispotiche e arroganti di un capo che sta perdendo pezzi di terreno sotto i propri piedi, giorno dopo giorno.

Con la mozione del 2 agosto 2016, votata quasi all'unanimità da tutti gli schieramenti politici dell'ARS, questo fievole ‘legaccio’ che univa le diverse anime del partito si è definitivamente spezzato, mettendo in mostra tutti i conflitti e le contrarietà del PD isolano.

Lo stesso partito, è sempre più autoreferenziale e povero di argomentazioni in favore delle condizioni in cui vivono oggi i suoi elettori. Tra questi si annoverano anche molti insegnanti, oggi più che mai, traditi dal disinteresse e dall'accanimento 'terapeutico' mostrato loro proprio dal Segretario Nazionale del PD.

Il PD si sveglia solo adesso: gli insegnanti non ci cascano più ai facili entusiasmi

Viene subito in mente una considerazione: il PD siciliano, invece di adoperarsi solo adesso per sanare tutte le magagne della L. 107/15, non avrebbe potutodialogareprima con il Segretario Renzi a proposito della sorte degli insegnanti siciliani? Probabilmente no, probabilmente per Crocetta era meglio procrastinare più a lungo questa opportunità proprio per palesare oggi la politica sconsiderata e superficiale del suo Segretario Premier, sempre più lontano dalle vere stanze del popolo PD siciliano, lo stesso popolo di elettori in calo di consensi e di cui i sondaggi elettoralidi questi giorni ne parlano abbondantemente.