Per gli antichi romani funzionava così: nella Res publica, affidata agli uomini migliori,prevaleva il benedella cittadinanza nel suo complesso. Nella Res familiarisera l'interessedella singola famiglia ad essere al centro dell'azione. Si tratta di due concetti chiaramente distinti ma faticosi da definire sul piano etico e da realizzare nei comportamenti. Perchè? Perchè la politicaè relazione tra esseri umani che non sono "automi" ma carne e sangue, passione, idee, sentimenti, diversità. Dunque,a parte alcune regole di base, poche, semplici ed applicabili, la politica deve comprendere le ragioni dei conflitti e fornire soluzioni per dare vita asocietà pacifiche, tendenti allo sviluppo e onestamentegovernate con le risorse disponibili.
Questa è la buona politica. Il resto sono chiacchiere, ideologie, faziosità: roba per imbonitori, falsi profeti, imbroglioni e malati cronici di protagonismo.
Renzi e il ponte sullo stretto
Ecco un esempio lampante: il presidente del consiglio che sulla scia del "ventennio berlusconiano" si è trasformato nel portavoce della politica inconcludente, parolaia e "buffonesca". C'è ancora qualcuno disposto a credere che in Italia si possarealizzare un'opera pubblicasecondo procedure efficienti e risultati efficaci? Quindi, a chi si rivolge Renzi? Agli ingenui. Crea notizie inesistenti influenzando l'agenda setting dell'informazione. Da qui al 4 dicembre, data del referendum costituzionale, prepariamoci ai fuochi d'artificio perchè ne tirerà fuori una dietro l'altra pur d'invadere stampa, tv e rete.
Intanto, il Paese è al palo.
La Raggi e i complotti
A Roma il dramma a cinque stelle non accenna ad arrestarsi ed è perfino inutile inseguire notizie e smentite, attacchi alla stampa e violenza verbale sulla rete. Dispiace che un'idea condivisibile di rinnovamento della politica stia naufragando nel ridicolo. La Raggi è palesementeimpreparata, è una dilettante allo sbaraglio alla quale ormai piace il ruolo da prima donna.
Roma era già al disastro e non per colpa sua e dei "grillini". Ma adesso, dove sono le soluzioni? Dov'è la buona politica? Se falliscono anche Grillo & C., cosa ci resta da sperare? Tutti avrebbero potuto vincere a Roma sotto le insegne dei 5 Stelle: hanno scelto la più inadeguata, espressionedi vuota comunicazione. Si prenda una branda, s'installi in Campidoglio, si dimentichi la famiglia e faccia ciò che deve.
Altrimenti, caro Grillo, falla sfiduciare, chiedi scusa e riprovaci con una persona seria.
Trasferiamoci tutti a Riace
Nel massimo dello sconforto per questa "repubblica da operetta", giunge inattesa una notizia. Dalla Calabria, dalla "periferia dell'impero". Sembra robetta. Invece è un fulmine che squarcia un cielo di piombo, come il gesto liberatorio di un dio pagano. In un piccolo paese della provincia di Reggio Calabria, il sindaco, già noto alle cronache per essere stato incluso, unico italiano, dalla rivista Fortune nella classifica delle cinquanta persone più influenti del mondo - merito acquisito per un'intelligente politica di accoglienza degli immigrati - zitto zitto ne ha fatta un'altra clamorosa meritandosi un plauso generale.
Si chiama Mimmo Lucano ed i suoi concittadini diRiace, la cittàdei bronzi, possono festeggiare un avvenimento davvero speciale: si sono resi indipendenti dalla Sorical, l'azienda regionale che vende l'acqua ai comuni e presto godranno compiutamente di un bene pubblico, l'acqua. In breve: il sindaco ha speso circa 80.000 euro per cercare una sorgente d'acqua in profondità. L'ha trovata. E' potabile. E adesso i cittadini di Riace potranno bere gratuitamente. Davvero lì, adesso,l'acqua è di tutti. Così, niente più bollette dellaSorical per 180.000 euro all'anno. Bisogna essere brave persone per attuare un'iniziativa del genere. Bisogna essere persone che vogliono il bene della propria comunità. Questa è la Res pubblica romana. Non so neanche di quale partito sia Mimmo Lucano. E francamente non m'importa.Lo vorrei solo come mio Sindaco.