L'Italia è un paese condannato. Mentre rimane senza soluzione il"problema dei problemi", il debito pubblico - che aumenta nonostante i tassi tenuti giù dalla BCE di Draghi - questa nazione continua ad essere il muto e disperato oggetto di politiche irresponsabili.

L'eredità di Berlusconi

Dopo il ventennio berlusconiano riempito di "nulla" se non di roboanti messe in scena, il ventennio della mai avviatarivoluzione liberali, l'eredità che il cavaliere ha lasciato ai suoi successori indiretti è questa: siate affascinanti, occupate gli spazi dell'informazione, trovate sempre un nemico da incolpare, siate efficaci e diretti nel comunicare, con un linguaggio semplice ed uno stile aggressivo, determinato, senza disdegnare mai la battuta, il sorriso, il colpo di teatro.

In questa scia nasce Matteo Renzi mattatore del PD e da tre anni premier di uno dei soliti governi che hanno costellato la triste storia della politica nostrana da Crispi in avanti, passando per un altro ventennio, quello delle tragiche e dolorose buffonate fasciste, senza dimenticare la lunga preminenza DC con la giustificazione (e l'abuso) del pericolo rosso. Oltreun secolo di chiacchiere nel quale non si è riusciti nemmeno a risolvere la questione meridionale ormai incancrenita e virulenta.

Comunico, ergo sum

Il Paese è in ritardo su tutto. Sprechi nella spesa pubblica inimmaginabili. Opere pubbliche appena terminate e subitofatiscenti dopo essere costate il triplo. Sistema giudiziario, civile e penale, da terzo mondo, infettato da una burocrazia che avrebbe fatto impallidire anche il più tetro Kafka.

Burocrazia per la verità imposta da orribili scritture legislative. La peggiore classe dirigente d'Europa, impreparata e saccente, satrapi al potere che si permettono qualunque cosa. La sanità è un colabrodo infernale. L'ambiente sempre più inquinato e deturpato. Un enorme patrimonio culturale per il quale ogni governo farebbe pazzie è lasciato nell'incuria e nell'impotenzaper la solita mancanza di risorse.

La criminalità organizzata dilaga nonostante l'impegnodelle forze dell'ordine e di qualche magistrato serio: agli arresti ed ai sequestri di beni, segue l'automatico riformarsi di un grumo coagulato da interessiingentissimi. C'è da tremare a leggere cosa scrive e dice da anni un magistrato in prima linea come Gratteri. Il sistema fiscale è un orribile mostro medievale.

Banche, assicurazioni, energia e telefoniaoperano in un mercato per loro più che protetto. I Comuni ormai alimentanoil tristissimo mercato della politica. Consigli regionali inutili ed occupati, al pari di gran parte delle istituzioni di rappresentanza, da scarti della società: i falliti si danno alla politica e i cittadiniscontano il loro fallimento. D'altronde ècomodo: basta fare un pò di clientela. Alcuni si credono maestri, a modo loro, della parola. L'importante ècomunicare qualcosa, il resto può marcire.

Renzi, i pentastellati e quel che rimane del centrodestra

Inutile, il berlusconismo ha infettato tutti. Chi è più bravo a vincere la quotidiana battaglia dell'informazione? Questa l'unica domandain capo alla paludosa umanità della politica.

In Europa Renzi è considerato poco meno di nulla e, diciamolo, parecchi governi europei hanno ragione. La riforma costituzionale è davvero illeggibile, merita il NO per oggettive lacune sintattiche. Invece dei famosi 80 euro avrebbe fatto meglio a convertirli in obbligazioni per l'acquisto di beni e servizi, conla certezza diun impiego corrente sull'economia reale. Il Job Act serve solo alle grandi imprese, Per la piccola e media impresa, vero puntello della fragile economia italiana, un imbarazzantenulla. Ma lapolitica fallimentare di Renzinon ha alternative credibili. I"grillini"?Un branco diinferociti in una permanente ed assurdaassemblea di condominio. Sulfronte del centrodestra, berlusconi fa giocare i suoi pupazzi: ormai è un ottantenne, finito il bunga bunga sidiverte così. Sarà un caso che De Gasperi fosse mezzo austriaco?