Nel mondo del Credito, il progetto di un nuovo piano di riforme, denominato 'Basilea 4', crea malcontento nelle banche e rispettive associazioni bancarie. Con le norme in vigore, risulta già molto difficile ottenere credito dalle banche, proprio in un momento in cui le condizioni di mercato richiedono maggiori capitali, per incrementare la nostra economia. Con l'intendimento di Basilea 4 poi aumenterebbe maggiormente l'onere e le difficoltà per le imprese interessate al credito. Si tratterebbe di far pagare, per il mancato utilizzo del capitale affidato, un aumento degli interessi già gravanti e, a nostro avviso, non dovuti.

Facciamo un po' di storia per capire meglio. Prima, oltre agli interessi sullo scoperto, la banca faceva pagare, in aggiunta, quelli di massimo scoperto. Operazione non molto chiara: molto spesso, in contenzioso, i clienti della banca avevano la meglio.

Legge per garantire alle banche un interesse aggiuntivo

La politica interviene subito a mettere ordine, con una legge del gennaio 2009, stabilendo che sono dovuti interessi aggiuntivi, sull'intera somma affidata, detti 'corrispettivi sull'accordato'. In effetti, oltre agli interessi sullo scoperto di conto utilizzato, anche una maggiorazione del 2% all'anno sull'intera somma affidata. Sempre la politica, ha dimenticato di precisare, nella stessa legge, che quel 2% doveva essere pagato solo sul capitale affidato ma non utilizzato, per le spese che la banca affronta per la disponibilità del capitale stesso.A nostro avviso era il senso della legge.La legge del 2009 che doveva servire per alleggerire gli oneri del massimo scoperto originario, ha dato come risultato un aumento degli oneri sui prestiti per le aziende.

Molte sono le responsabilità del mancato sviluppo che fanno carico al credito. L'adozione della moneta unica non ha favorito l'inflazione, che in alcuni casi può contribuire e rappresentare un aiuto per lo sviluppo.

L'inflazione in economia

Decine di anni fa, e fino all'adozione dell'euro, tutti i ministri dell'economia che si sono succeduti erano alle prese per frenare l'inflazione, che ha toccato, all'epoca, valori a due cifre.

Le misure erano tutte rivolte a contenere l'inflazione. E' anche vero, che detta svalutazione della moneta ci ha aiutato ad incassare più tasse e a pagare più agevolmente i nostri debiti, che non ci sono mai mancati. Ora invece siamo passati dall'altra parte: inseguiamo l'inflazione e dobbiamo difenderci dalla deflazione che ci affligge con il ristagno della nostra economia.

Molti i tentativi par risollevarci, stiamo solo leggermente migliorando, ma l'inflazione e lo sviluppo non sono all'orizzonte.

Riusciremo sicuramente a risollevarci, se sapremo mettere in moto un progetto di sviluppo nel verso giusto, e cioè in quello della produzione dei beni. Sappiamo tutti che concedere un bonus, o interventi a pioggia sono misure gradite dal popolo, ma sicuramente non è la strada giusta per incentivare lo sviluppo. Le banche continuerebbero a fare la voce grossa e la spunterebbero sempre, a loro favore, con una controparte bisognosa di credito, e senza alcun supporto.