Il referendum che si terrà il 4 dicembre 2016 sembrerebbe gettare nel caos tutti i partiti, ma per primi i cittadini che frustrati dalle utopiche promesse vorrebbero solo cercare di comprendere l’esito che porterà in seno questo referendum. Per cercare di gettare luce su alcuni elementi essenziali del referendum occorre “sfatare alcuni miti” come: “Se si voterà no, il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, abbandonerà lo scranno”. Il premier Renzi qualche mese fa affermò che, in caso avesse trionfato il no al referendum, lui avrebbe terminato il suo percorso politico, ma fu lui stesso, poco più tardi, a fare poi un passo indietro quando vide il No trionfare nei sondaggi.

I sondaggi

I sondaggi sembrerebbero parlare chiaro, il No continua ad affermarsi trionfante. Infatti, secondo il Termometro politico, su 11 sondaggi, 8 danno in vantaggio il no e soltanto 3 danno in vantaggio il si. Di fatto la partita è ancora aperta, ed è troppo presto per cantare vittoria sul “no” al referendum. I sondaggi però sembrerebbero aver visto impallidire il Premier Renzi che ha iniziato un’attivissima campagna referendaria per il si. Infatti varie emittenti televisive lo hanno ospitato nelle ultime settimane, anche se, in seguito all’incontro-scontro con il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky, andato in onda su La7, il Presidente del Consiglio sembrerebbe aver troncato momentaneamente i rapporti con l’emittente, accusandoli di poca “equità” e di “favorire” i punti di vista diversi dal suo.

Sarà che il presidente del Consiglio è abituato a trattamenti di favore che La7 non è disposta a concedere nemmeno in campagna referendaria.

Di primo acchito, chi non voterebbe Si a questo Referendum costituzionale? Il reale problema è ciò che si cela sotto al referendum, bisogna scavare a fondo per trovare la verità per non lasciarci abbagliare da questa truffa politica.

E’ lo stesso Maurizio Crozza a scherzarci su (comico genovese andato in onda su La7 lo scorso venerdì in “Crozza nel paese delle meraviglie”),“chi non è d’accordo sul ridurre il numero dei parlamentari? Sul contenere i costi della politica? Ci ho fatto 5000 monologhi, dovrebbero darmi i diritti d’autore.

Però la domanda trae in inganno..”

La campagna referendaria di Renzi fino a dove si spingerà?

Matteo Renzi rispolvera un vecchio progetto messo in cantiere dall’ex premier Silvio Berlusconi, annunciando la necessità della costruzione del Ponte sullo stretto di Messina e la creazione di 100 mila posti di lavoro. In campagna referendaria il Premier Renzi decide di riproporre il ponte sullo stretto, il comico genovese M.Crozza commenta l’accaduto a Di martedì: “il ponte sullo stretto è una grandiosa opera d’ingegneria progettata ad hoc per collegare i siciliani al si al referendum”.

Non è ancora giunto il momento per decretare chi avrà la meglio al Referendum, una cosa però è certa, la battaglia è ancora aperta e rimarremmo tutti col fiato sospeso fino alla fine.