Barack Obama tifa apertamente per Matteo Renzi e per la vittoria del Sì al referendum costituzionale del 4 dicembre. Ci siamo indignati tutti, o quasi, per molto meno, quando l’ambasciatore americano John Phillips,solo qualche settimana fa, si schierò di fatto per il Sì, spiegando che la a vittoria del No rappresenterebbe un passo indietro per gli investimenti stranieri in Italia. Un’ingerenza che a tutti, o quasi, sembrò assolutamente inopportuna e censurabile.
Gli Stati Uniti d’America ufficialmente vogliono Matteo Renzi e sostengono le modifiche costituzionali da lui proposte
A distanza di poche settimane, però, si può comprendere che l’infelice uscita dell’ambasciatore Usa non fu uno scivolone isolato del diplomatico statunitense, ma bensì una chiara linea di condotta dell’amministrazione americana guidata da Barack Obama, per altro in scadenza. Non solo, Barack Obama è arrivato anche a dire che Matteo Renzi deve restare in politica al di là dell’esito del voto referendario del 4 dicembre. Insomma, gli Stati Uniti d’America ufficialmente vogliono Matteo Renzi e sostengono le modifiche costituzionali da lui proposte. Per quanto mi riguarda, ritengo questi palesi tentativi di influenzare l’opinione pubblica italiana dall’esterno assolutamente inaccettabili, inconcepibili e dannosi.
Auspicabile un intervento del Presidente della Repubblica al fine di chiarire che l'Italia non puo' accettare ingerenze
E come se il nostro Presidente della Repubblica a pochi giorni dal voto si esprimesse ufficialmente a favore di Donald Trump o Hillary Clinton. L’Italia non è un paese vassallo e, al di là delle posizioni di ciascuno, deve per prima cosa difendere la propria indipendenza ed autonomia.
Invece, il nostro Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sembra gioire della posizione, a lui favorevole, espressa dal presidente di un paese straniero, seppur alleato, mettendo in secondo piano l’interesse reale dell’Italia e la sua indipendenza. Questa uscita, non potrà che avere l’effetto contrario a quello desiderato, andando probabilmente a rafforzare il fronte del No.
Resta il fatto, che sarebbe più che auspicabile un intervento ufficiale del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al fine di chiarire una volta per tutte che l’Italia non puo’ accettare ingerenze sulla politica interna da nessuno, neanche dagli Stati Uniti. Neanche dall’ormai, per fortuna, ex presidente Barack Obama.