È un fenomeno senza precedenti quello di Eyewitness. La serie che dal 16 ottobre è in onda in America ogni domenica sera (sono previsti 10 episodi), in poco tempo ha stregato il pubblico soprattutto quello dei social. Tante sono le pagine Facebook (anche italiane) e Twitter che celebrano la bellezza di Eyewitness: ma qual è il segreto del suo successo?

Riesce a parlare il linguaggio dei giovani. Remake di una serie norvegese che ha scosso l’Europa un paio di anni fa, l’adattamento americano è più audace, più cool ed ancora più estroverso rispetto a quella prodotta in Norvegia.

Non è solo un drama poliziesco capace di incollare lo spettatore alla sedia, è soprattutto una storia d’amore intensa ed emozionante che trova in Philip e Lukas i suoi iconici protagonisti.

Eyewitness: di cosa parla la serie tv

Ambientato in un paesino dell’entroterra americano, Eyewitness non si perde in giri di parole ed arriva subito al dunque. Poteva essere un pomeriggio come tanti per Philip e Lukas, ma il destino gioca loro un brutto scherzo. Mentre in un capanno del bosco i due scoprono di provare una forte attrazione fisica, involontariamente diventano testimoni di un barbaro regolamento di conti fra due bande riveli che litigano per il predominio del traffico di droga. Fuggiti alla furia della pistole, ora Lukas e Philip si trovano a custodire un torbido segreto.

Mentre lo sceriffo cerca di far luce sulla questione (che neanche a dirlo è la madre adottiva di Philip), i ragazzi cercano di tornare alla normalità e far chiarezza su i loro sentimenti, ma il pericolo è in agguato e passo dopo passo la situazione si fa più complicata tanto da sfuggire di mano e capitolare in una serie di colpi di scena mozzafiato.

Oltre al crime drama c’è di più

Nessuno si aspettava una serie di questa portata. Eyewitness infatti, non è solo un drama poliziesco che episodio dopo episodio ricostruisce minuziosamente un intricato caso di corruzione e malavita locale, ma riesce a ponderare audacemente anche il lato umano dello storia, soprattutto quello dei sentimenti.

Un espediente che rende intrigante lo stesso genere crime, da tempo usuro e caduto in un empasse senza fine; quindi la storia d’amore proibito fra Lukas e Philip, apre uno squarcio sulla nostra modernità, illustrando usi e costumi di una generazione che vuole crescere troppo in fretta, schiava dei social ed apprensiva verso l’opinione altrui. Un sottotesto che traspare in maniera preponderante nella trama di Eyewtiness, eppure gli sceneggiatori, sono stati molti bravi nel mixare sia la tematica crime che una toccante ed emozionante storia d’amore. Il mistero di fondo è quindi il motore della vicenda, la miccia che in un certo qual modo, ha permesso di esplorare il rapporto interpersonale fra Lukas e Philip.

Il primo ancora in dubbio se accettare o meno la propria omosessualità, il secondo più a suo agio ma tenta (inutilmente) di resistere al fascino di Lukas.

Un successo annunciato?

Anche se gli indici d’ascolto non parlano di grandi numeri, gli intrighi amorosi e non di Eyewitness, sono resi tali grazie al passaparola del web. Questa fetta di pubblico attiva, grazie ai social ed ai gruppi di discussione, ha permesso alla serie trasmessa in America su Usa Network, di imporsi come un fenomeno prettamente telematico. Twitter, Tumblr, Facebook, Instagram, c’è un dialogo diretto non solo con gli attori stessi che interagiscono con gli utenti, ma il pubblico trova un modo del tutto inedito per veicolare la cultura seriale.

Ma cosa ancora più importate è il gran rumore che ha creato un prodotto come Eyewitness, una serie queer che ha unito gli amanti del crime drama e chi è in cerca di emozioni forti.

Composta da dieci episodi, sarà anche questa una serie antologica, ma è già partita una campagna di sensibilizzazione per convincere i vertici nel network a realizzare una seconda stagione.