I terremoti, sicuramente i piu' forti, sono sempre stati preceduti da alcuni segni, i cosidetti precursori sismici, che se ben studiati e analizzati possono dare precise indicazioni sulla previsione di un evento. Lampi di luce (luci telluriche), variazioni della gravità, emissione di gas Radon, interferenze magnetiche, variazioni del livello delle falde acquifere, agitazione e irrequietezza degli animali, oltre ad altri più specifici e tecnici sono tutti precursori sismici.

Il problema è che non c'è ancora un modello per rilevarli in maniera costante e scientificamente sicura.

La previsione

Il Terremoto di Haicheng, in Cina, del 4 febbraio 1975, fu il primo della storia a essere predetto in maniera precisa. In quel caso non vi fu dubbio alcuno visti i precursori sismici.

Questa previsione salvò la vita a migliaia di persone che poterono mettersi in salvo. Un caso? Una coincidenza? In ogni caso, la prova che siamo sulla strada giusta, bisogna solo perfezionare il metodo di studio.

Raffaele Bendandi e Giampaolo Giuliani

Raffaele Bendandi fu uno scienziato autodidatta, di Faenza, morto nel 1979, che due sere prima del disastroso terremoto del Friuli del 1976 telefonò al prefetto invitandolo aa evacuare la popolazione, ma si beccò una denuncia per procurato allarme.

Lui indicò le nterferenze dei pianeti e, in particolare della Luna, come causa dei terremoti.

Molto si è discusso sulla sua profezia di un disastroso terremoto a Roma nel 2011 che non ci fu. Chi ha studiato le sue carte ha rilevato che lui non faceva predizioni a lungo termine, ma massimo a pochi mesi. Fu trovato morto improvvisamente a casa sua e molti suoi documenti risultarono spariti.

Giampaolo Giuliani è un tecnico INAF, non laureato, che a titolo personale ha messo a punto un metodo per rilevare le variazioni di gas Radon e aveva previsto il terremoto dell' Aquila per il marzo del 2009.

Il terremoto ci fu, ma il 6 aprile. I suoi studi hanno pero' trovato e trovano ancora ostilità da parte del mondo accademico ufficiale.

Allo stato attuale i risultati piu' concreti per la previsione dei terremoti si hanno per via statistica ovvero consultando e aggiornando le mappe di rischio sismico dei territori e stimando la probabilità che un terremoto si verifichi in quei luoghi. L' intervallo di tempo è, pero, molto ampio rendendo vana ogni possibilità di avvisare in modo utile la popolazione.