Grande successo ha avuto il "1° Congresso Medico Castello di Gambatesa"(in Molise, dove è stata fatta un'importante scoperta scientifica) dal titolo "La Riabilitazione nel paziente con frattura di femore". La partecipazione è stara numerosa e soprattutto ammirata per il luogo scelto, voluto con cipiglio dal Responsabile scientifico, il Dott. Raffaele Salvione. Grande è stata la disponibilità all'evento da parte del MIBACT, nella persona della dott.ssa M. Parziale, e subito coinvolgente l'entusiasmo del sindaco di Gambatesa, l'avv. C. Genovese. Gli abitanti sono stati all'inizio incuriositi ma subito hanno mostrato grande fervore nell'accogliere gli ospiti.

Oltre agli argomenti prettamente medici si è cercato di far rivivere e conoscere l'atmosfera culturale di Gambatesa, un tempo importante centro culturale medico, cosa a pochi nota. E' stato ricordato il grande medico molisano Giovanni Martino Eustachio (1500): medico, umanista, filosofo, primo biografo di Galeno e collaboratore di Bartolomeo Eustachio (quello della tromba!); Riccardo di Gambatesa e i Di Capua che nel loro feudo, da Gambatesa a Salcito, organizzarono una prima rudimentale assistenza medica in Molise, assicurando al popolo un periodo di pace e prosperità. Il convegno si è concluso con una visita guidata agli affreschi del Castello con l'aiuto di una preparatissima guida del posto, Pietro Scocca.

I medici partecipanti si sono dimostrati entusiasti e tutti si sono ripromessi di tornare con le loro famiglie a visitare il paese, vero gioiello culturale, assolutamente sconosciuto ai più perché fuori dai grandi itinerari turistici. Forse, però, è meglio così ma la conoscenza non può arrestarsi. Assolutamente.

A convegno concluso, dopo un saporito rinfresco offerto da un ristoratore del posto, La cantinella vagabonda, tutti si sono ripromessi di tornare l'anno prossimo, preparando un nuovo argomento, ma soprattutto approfondendo la conoscenza di questo fantastico borgo, vera perla del Molise. Crediamo che i convegni medici debbano servire soprattutto a questo, a diffondere la cultura.