Alla Direzione del Partito Democratico un Renzi in gran forma augura buon lavoro a tutti, con simpatia, impegno, e pure buon umore. Intanto il nuovo Governo muove i primi passi.

Il discorso di Renzi

Noi non abbiamo paura, mai, dice Renzi, ex premier, ex Presidente del Consiglio, ma leader di un partito ancora in buona salute, nonostante crisi e critiche interne, rapporti non idilliaci con le minoranze interne e, diciamolo pure, anche con vari franchi tiratori. Eppure si va avanti.

Varato il nuovo governo, l''esecutivo GentiloniI è da alcuni indicato ingiustamente come fotocopia del Governo Renzigoverno Renzi mentre qualcuno addirittura parla di un Renziloni.

Certo che per chi non vede di buon occhio un governo di questo tipo, che non è certo di tipo balneare, come si diceva un tempo per i governi super transitori, le elezioni dovrebbero essere quasi immediate, ma costoro non pensano ai veri problemi del Paese.

Si parla comunque di Congresso del PD, ma come ricorda Matteo Renzi prima di tutto occorre sentire l'Assemblea, davvero sovrana e assolutamente da considerarsi punto di riferimento ed elemento di passaggio tra la Direzione del Partito, appena conclusasi e eventuali sviluppi futuri.

Poi non si devono dimenticare le grandi questioni economiche che attanagliano il nostro Paese da tempo, ma anche le questioni concernenti la legge elettorale e la sua riforma.

Chiaro che la presenza nel nuovo governo di uomini molto vicini a Renzi fa chiacchierare tanti oppositori interni e esterni, ma non riesce a scalfire il valore di chi è stato chiamato dal Capo dello Stato a servire il Paese in questa fase difficile e complicata. La presenza di Maria Elena Boschi, ad esempio, di certo non può essere indicata come una propaggine di un premier che si è dimesso, così come ottima scelta appare la conferma di Dario Franceschini al Ministero dei Beni Culturali; poi sarebbe davvero futile il vedere in un personaggio di alto livello come Minniti una specie di controfigura dell'amico...ex premier.

Diciamo invece che il Presidente Mattarella ha visto giusto indicando in GentiloniI la figura adatta a questa peculiare fase della storia del nostro Paese e che l'ex ministro degli esteri ha poi ben impostato il tutto.