Il bilancio del lavoro svolto dalla Giunta Capitolina fino ad oggi non è rassicurante. Dalla morte della studentessa cinese alla pessima scelta delle luminarie natalizie tra Piazza Venezia e Via del Corso, dal dilagare di immensi spazi pubblicitari nel Centro Storico ai problemi creati della pioggia, dall'inquinamento oltre i limiti alla assegnazione di alloggi popolari notoriamente occupati da anni, al flop delle iniziative per Capodanno, nessuno dei temi romani sembra essere stato affrontato in modo concreto o almeno con un progetto credibile.

I primi passi sono stati fatti fuori dalla Capitale

Il recente affidamento a società milanesi della gestione dell'immenso patrimonio immobiliare capitolino compreso quello delle municipalizzate spiegherebbe l'affannosa e infinita ricerca di assessori e di dirigenti lombardi. Non è allora un caso che nessuno degli oltre diecimila commercialisti romani iscritti all'Albo professionale sia stato contattato o incaricato dal nuovo consiglio comunale, nemmeno per il settore del bilancio. Eppure i nostri dottori esperti in contabilità forniscono la loro preparazione non solo all'interno del territorio comunale ma anzi spesso e volentieri ad aziende che operano ben oltre i confini regionali e nazionali.

C'è qualcosa che non torna.

I cittadini di Roma non sono solo quelli di Facebook

È invece chiaro chi deve tornare ad assumersi la responsabilità di guidare la Capitale. Ad oggi tutto si riduce a narrare con brevi video il riassunto delle poche cose che il Sindaco sta facendo con un linguaggio elementare destinato chiaramente ed esclusivamente ad un presunto proprio pubblico perennemente connesso sui social.

È impressionante leggere i commenti di giubilo per ogni messaggio postato dove sembra che anche l'accensione dell'albero di Natale sia iniziativa storica del nuovo sindaco. Ci sono anche altre persone a Roma che magari hanno la capacità di vedere che per il momento nulla è davvero cambiato. Le tre bancarelle e una giostra per quella Piazza Navona da sempre simbolo delle festività natalizie tristemente lo dimostrano. E i romani cominciano a sentirsi traditi.