Scritto e diretto da Tom Tywker, il film è basato sull'omonimo romanzo di #Dave_Eggers. Accolto tiepidamente dalla critica internazionale e colpito da una raffica di commenti stizziti in Arabia Saudita, “A hologram for the king” vi aprirà le porte di un paese inaccessibile. Già disponibile in dvd e bluray in Gran Bretagna e Stati Uniti, il film non è ancora uscito nelle sale italiane. Durante un viaggio a Birmingham nei mesi scorsi, abbiamo avuto la possibilità di visionarlo per voi in lingua originale.

Tom Hanks al cospetto di re Abdullah

Tom Hanks veste magistralmente i panni di Alan Cley, consulente aziendale statunitense inviato a Jeddah per concludere un importante affare: convincere il sovrano saudita, re Abdullah, (deceduto nel 2015) ad acquistare un sistema di comunicazione ad ologrammi per la “King Abdullah Economic City”, un’avveniristica città in costruzione sulle coste del Mar Rosso.

La pellicola ricalca fedelmente l’omonima opera di Dave Eggers: in un’intervista a La Stampa (4 dicembre 2015), l’autore statunitense parla del suo viaggio in #Arabia_Saudita, paese nel quale si è recato prima di scrivere il proprio romanzo, per “rendere giustizia a quel posto, così frainteso, misterioso, […] per incontrare le persone che ci vivono, fornire un quadro più sfumato”, perché “possiamo essere in totale disaccordo con chi governa un Paese, ma non possiamo dimenticare le persone e la comunanza che c’è tra noi in quanto esseri umani”.

I giovani in Arabia Saudita, tra speranza e fondamentalismo

Nella dialettica mediatica vi è la tendenza a sovrapporre il sistema politico saudita con la sua popolazione: tuttavia, come confessa Eggers nell’intervista, “i ragazzi sono impazienti, vogliono riforme; hanno la tv via cavo e Internet, il mondo entra nella loro vita e vogliono esserci anche loro, vogliono quella libertà che vedono altrove”.

Ed è la stessa speranza che traspare dagli occhi di Yousef, autista di Alan Cley, giovane ragazzo in cerca del suo posto nel mondo. Chiunque abbia avuto l’opportunità di soggiornare in Arabia Saudita si troverà piacevolmente sorpreso dal film in questione: la regia di Tom Tykwer traduce egregiamente il flusso di pensieri, emozioni, paure e profonde perplessità che si accavallano nella mente di un occidentale a contatto con il Regno.

Fotogramma dopo fotogramma il quadro saudita prende forma: il paese viene svelato e mostrato in ogni suo aspetto. Studiosi del Medio Oriente vi racconteranno la storia del predicatore Muhammad ibn Abd al Wahhab e del patto del Najd stretto con l’emiro locale Ibn Saud nel 1744, tinteggiando un affresco in bianco e nero, caratterizzato dal mix esplosivo tra radicalismo religioso e proventi petroliferi.

Vi forniranno dati macroeconomici, vi illustreranno successioni al trono, vi parleranno delle fatwe più stravaganti.

Dave Eggers, Tom Tywker e Tom Hanks ci mostrano che oltre a ciò vi è dell’altro, molto di più: dopo lo shock culturale iniziale vi imbatterete infatti in dinamiche molto umane e familiari.