Sono passate già 17 giornate nel campionato di Lega Pro. Sia nelle zone di alta classifica, che in quelle di bassa si vanno delineando le posizioni. In questo articolo faremo il punto della situazione sul Messina, squadra a detta della proprietà messinese costruita per un campionato di alta classifica, ma che nei fatti si trova nelle ultime posizioni.

Un campionato notevolmente al di sotto delle aspettative

La scorsa annata, conclusasi con un onorevole ottavo posto, aveva nutrito in molti la speranza che la squadra con qualche innesto potesse lottare per le posizioni di vertice.

La mancata cessione al gruppo capitanato dall'imprenditore messinese Francesco Barbera, lo smantellamento della squadra che aveva ottenuto l'ottava posizione, gli innumerevoli errori compiuti in estate dalla società, la trattativa con l'imprenditore Franco Proto aperta e chiusa in più di un'occasione, hanno fatto sì che oggi la squadra peloritana si trovi a soli 2 punti di vantaggio sull'ultimo posto. Il presidente Natale Stracuzzi in estate ha parlato di squadra da quarto, sesto posto ingenerando la speranza nella piazza messinese che potesse prefigurarsi un campionato importante alla pari con squadre come Lecce, Foggia, Juve Stabia e Matera. La realtà descrive un campionato notevolmente al di sotto delle aspettative e degli annunci estivi, con una rosa numerosa, ma non competitiva per un campionato di terza serie.

Da aggiungere anche che i 3 allenatori, da giugno ad ora, non sono riusciti a dare una svolta al campionato dei messinesi. I numeri delle prime 17 giornate sono impietosi: 3 vittorie, 6 pareggi e 8 sconfitte (di cui 3 casalinghe), 14 goal fatti e 25 subiti; nel complesso 15 punti e diciassettesima posizione in piena zona play-out.

Statistiche che dicono molto sull'andamento negativo dei peloritani.

La rabbia dei tifosi del Messina

Dopo la sconfitta casalinga per 0 a 3 con il Lecce, è esplosa la rabbia a fine gara dei tifosi, che hanno inveito contro la squadra ed hanno contestato l'attaccante Demiro Pozzebon; i tifosi gli hanno rimproverato il poco attaccamento alla maglia (tante le voci su una sua cessione a gennaio).

Sui social è iniziata una contestazione verso la proprietà, invitata a lasciare la squadra; le scarse presenze allo stadio e i pochi sponsor sono la testimonianza di un feeling mai nato tra la città e la proprietà. La massiccia campagna di rafforzamento (unita a quella di sfoltimento) necessaria da operare a gennaio, rappresenterà un banco di prova importante per gli attuali proprietari del Messina. La tifoseria attende il corso degli eventi e spera in un futuro più sereno.