I fatti: Snapchat crea le Stories, Instagram le copia, ora Facebook le copia a sua volta. Quest’ultima funzione è infatti attualmente in fase di test sulla mobile app ufficiale di Facebook in Irlanda, sia per iOS che per Android. È presumibile che in breve tempo arriverà ovunque.
Perché replicarla? Su Snapchat la funzione è utilizzata quotidianamente da ben il 25% di tutta la community dell’app: 150 milioni di persone. Adottarla su Facebook significa permettere a un utenza mondiale di 1,8 miliardi di persone - il numero odierno di utenti Facebook - di poterla usare.
Già l’anno scorso Facebook comprò Masquerade, una app che permetteva di inserire filtri ed effetti speciali su selfie e video proprio come Snapchat. Nell’annuncio di Stories, la compagnia di Zuckerberg non ha certo fatto menzione del rivale: “Oggi il modo in cui le persone condividono è molto diverso da quello di cinque o persino due anni fa – è tutto molto più visuale, con più foto e video rispetto a quanto si sia mai visto”, aggiungendo “Le Stories sono un altro esempio di come stiamo aiutando le persone a condividere ciò che si vogliono”. Banale, ma vero. Senza contare che l’obiettivo di Facebook quest’anno è diventare i “primi del video”, il che indica la massima priorità nell’inserimento di una funzione video nella sua rete.
Perché non meravigliarsi, allora? La prima ragione è che Instagram è proprietà di Facebook. Non ce lo saremo mica dimenticati, no? Instagram fu comprata per un miliarduccio di dollari nell’ormai lontano 2012, ma rimase un marchio indipendente. Il secondo motivo è che c’è copiare e innovare, quest'ultimo si può riassumere in adottare una tecnologia e migliorarla.
Questi “plagi" accadono costantemente in questo ambiente. Le parole di Kevin Systrom, il fondatore di Instagram, aiutano a comprendere meglio questo paradigma: “Non riguarda chi li inventa, ma piuttosto il formato: come funziona e come il tuo network può farlo girare. Un esempio: Facebook ha inventato il feed, LinkedIn lo prende, Twitter lo prende, Instagram lo prende, e oggi tutti sono diversi e con scopi differenti.
Le innovazioni fioriscono nella Valley, le persone inventano formati ed è fantastico. Ne consegue la proliferazione di questi formati. Prendete lo @username inventato da Twitter. Gli hashtag sono stati inventati da Twitter. Li ha anche Instagram. Le foto con i filtri non sono state inventate da Instagram.”
Le invenzioni, o sarebbe meglio dire “features”, non sono altro che catalizzatori che prese da un network diverso, possono essere rielaborate e migliorate per offrire un’esperienza utente diversa. Tempo addietro, oltre a Masquerade, Facebook acquistò anche MSQRD, compagnia che lavorava sempre sulla personalizzazione dei filtri, effetti e realtà aumentata. Facebook farà buon uso di questi passati acquisti nelle sue Stories? Ci aspettiamo grandi - ma soprattutto nuove - cose!