Il Bitcoin, la madre di tutte le cryptomonete o cryptocurrency per usare un inglesismo, è la prima moneta virtuale ad essere comparsa in rete, nel lontano 2008. Nacque come un esperimento volto a facilitare gli scambi economici in rete su piattaforma open source, quindi decentralizzata, in grado di garantire infiniti scambi peer-to-peer tra gli utenti. Dalla sua nascita, il cui valore era all'incirca pari a mezzo dollaro, ad oggi, ha attraversato diverse fasi di incremento del valore e decremento dello stesso. Tra la fine del 2016 e i primi mesi del 2017 è passato da un valore di circa 600 dollari a oltre 1200.

La sua ascesa lasciava presagire ad un incremento costante anche nei restanti mesi del 2017 per arrivare a superare i 2000 dollari prima dell'estate. Un primo colpo contro il Bitcoin è stato inflitto da Donald Trump non solo impegnato nella lotta contro alcuni paesi arabi. Alcuni giorni fa ha esplicitamente manifestato il desiderio di tassare tutte le transazioni avvenute in Bitcoin dal 2013 ad oggi. Questa intenzione, concretizzatasi con la richiesta al portale Coinbase di ufficializzare tutte le transazioni in Bitcoin, ha spaventato non poco il mondo dei cyber investitori. Una delle caratteristiche principali della moneta virtuale è la garanzia di anonimato di tutte le transazioni.

Si parlava del primo ETF in Bitcoin

Un altro duro colpo alla moneta virtuale è stato inferto dal SEC (Security and Exchanges Commission) che in data 11 Marzo 2017 ha ufficialmente rinviato la creazione di un ETF interamente basato sul Bitcoin. Il fondo di investimento in questione avrebbe ufficialmente aperto la strada delle cryptomonete al mondo ufficiale degli investitori globali, permettendo speculazioni in tutto il mondo.

Nei giorni precedenti la decisione, la criptovaluta aveva superato i 1200 euro ed era pronta per incrementi a due cifre giornalieri. Un ETF avrebbe garantito enormi flussi di denaro e investitori a lungo termine, ma soprattutto un riconoscimento da parte delle banche centrali al Bitcoin, come valuta a tutti gli effetti.

Ma il Bitcoin continuerà a crescere

Nonostante questi due eventi di portata mondiale e apparentemente disastrosi, la più grossa moneta virtuale, il Bitcoin continuerà a crescere. Ha resistito a questi due eventi negativi con un decremento inferiore al 20%. Oggi è già in fase di ripresa e, comunque, mantiene il suo valore sopra i 1000 dollari e il volume di scambi giornaliero è costantemente superiore ai 20 miliardi di dollari. Secondo motivo è una moneta non soggetta a svalutazione, visto che la sua minabilità (termine usato per indicarne il conio) è limitata nel tempo e soggetta a dimezzamento ogni quattro anni circa, mentre il numero degli utenti mondiali che ne usufruiscono cresce esponenzialmente.

Il terzo motivo della sua ripresa è da ricercare nell'universo delle cryptovalute stesse. Oggi ne esistono oltre 3500 scambiabili negli exchange ufficiali e qualche migliaio ancora non inseriti in circuiti di scambio. In un periodo in cui la nascita di una nuova valuta virtuale avviene giornalmente, si può con certezza affermare che, solo le migliori resisteranno al medio lungo periodo. Il Bitcoin non ha bisogno di presentazioni. E' la moneta usata come peso e misura per tutte le altre. La più scambiata, la più accettata a livello mondiale. Quella che dà più garanzie. Da queste considerazioni ne consegue la sicura risalita in tempi neanche tanto lunghi.