Una delle probabili cause della debacle all’ultimo Referendum dell’ex premier Matteo Renzi è stata quella di annunciare il ritiro dalla scena politica a fronte di un’eventuale vittoria del NO.

Negli ultimi decenni, di fatto gli italiani non hanno votato per dei valori, ideologie e programmi, bensì per un uomo solo al comando che può dire tutto e il contrario di tutto, a volte disattendendo leggi fatte, accampando eccezioni come nel caso dell’On. Minzolini, condannato per aver speso 66 mila euro con la carta aziendale Rai (canone) e “salvato” dal Parlamento rispetto alla custodia cautelare.

Questo in una democrazia e fattispecie nel partito democratico appare antitetico.

Mentre il movimento 5 stelle?

Fautori, proclamatori, promotori della democrazia dal basso, della democrazia del web con la partecipazione attiva del cittadino alla vita politica del Paese vedono il loro garante Beppe Grillo annullare le Comunarie online atte a stabilire chi schierare alle prossime elezioni di Genova perché non avrebbe gradito il risultato di questa votazione, ripetendo le votazioni sul web coinvolgendo tutta Italia. A spiegazione del gesto, Beppe GRILLO ha scritto sul suo blog: "Fidatevi di me, non è una buona candidata" consigliando a chi non era d'accordo di fondare un partito proprio.

Tendenzialmente la verifica dei requisiti necessari alla candidatura dovrebbe essere fatta prima della stessa.

Potrebbero sorgere spontanee le seguenti domande: è un partito? E’ un movimento? Cosa cambia realmente dagli altri partiti accusati da loro stessi di dinamiche non democratiche al loro interno?

Ciò che ha lasciato interdetta l’ex candidata 5 stelle Marika Cassimatis sono le modalità per cui è stata esclusa, di fatto ella sostiene di non essere stata avvisata personalmente e previamente e di aver appreso la notizia direttamente dal blog di Grillo quindi pubblicamente, rimproverandogli inoltre le mancate chiare spiegazioni al suo elettorato.

Beppe Grillo mostrando il regolamento firmato da tutti i militanti 5 stelle afferma di non aver violato nessuna regola e di avere l’autorità necessaria ragione a ritirare il logo 5 stelle alla candidata.

Nelle ultime ore a seguito della querela di Marika Cassimatis nei confronti di Beppe Grillo e dell’On. Alessandro Di Battista, la procura di Genova li ha iscritti, come atto dovuto, nel registro degli indagati.